Un community round per affiancare il seed da 2 milioni di euro
Il 13 novembre 2025 3D Spark ha annunciato la chiusura di un invite-only community round destinato a rafforzare la propria fase di crescita, affiancando i 2 milioni di euro raccolti nel seed round precedente nel 2025. Questo nuovo passo non è solo un’operazione finanziaria: la società ha deciso di legare il capitale aggiuntivo alla creazione di un advisory group composto da figure con lunga esperienza nell’industria manifatturiera, nel software e nell’imprenditoria tecnologica, con l’obiettivo di guidare la prossima fase di espansione internazionale.
Chi entra nell’advisory group di 3D Spark
Il nuovo advisory group riunisce profili che coprono l’intera catena del valore della produzione industriale, dall’ingegneria al software, fino alla finanza e alla ricerca accademica. Tra i membri annunciati figurano:
-
Jens Schumann, co-fondatore di Tipp24 (oggi ZEAL Network SE), con una forte esperienza nella crescita di piattaforme digitali B2C e B2B.
-
Andreas Saar, già Vice President di Siemens PLM Software, con un lungo percorso nel software industriale e nelle soluzioni di progettazione e simulazione per l’ingegneria.
-
Prof. Dr.-Ing. Claus Emmelmann, fondatore di Laser Zentrum Nord (oggi parte di Fraunhofer IAPT), uno dei centri più importanti in Germania per lo sviluppo di applicazioni industriali della produzione additiva.
-
Dr. Omar Fergani, co-fondatore e CEO di 1000 Kelvin, realtà specializzata in software AI per l’ottimizzazione dei processi di stampa 3D metallica.
-
Dr. Jan Wilkes, Global R&D Head presso Fette Compacting ed ex Global R&D Head in SLM Solutions, con una profonda conoscenza dei processi di produzione e dei macchinari complessi.
-
Jan Peter Schween, co-fondatore e Head of Sales di SWARM Biotactics, che porta in dote competenze in modelli di business data-driven e in strategie commerciali per soluzioni software avanzate.
-
Prof. Dr.-Ing. Jens Telgkamp, docente alla HAW Hamburg ed ex R&T Lead Additive Manufacturing presso Airbus, ponte diretto tra ricerca accademica, aerospazio e applicazioni industriali della stampa 3D.
-
Dr. Karsten Klinger, CFO di iC Consult Group, con esperienza nel controllo di gestione e nella scalabilità economico-finanziaria di aziende tecnologiche in crescita.
-
Prof. Dr.-Ing. Jens Wulfsberg, responsabile del Manufacturing Engineering Laboratory della Helmut Schmidt University, punto di riferimento per le tecnologie di produzione avanzate in ambito accademico e industriale.
Nel community round sono coinvolti anche altri business angel e membri del team 3D Spark, segno di un allineamento forte tra investitori, management e struttura operativa dell’azienda.
La visione di 3D Spark: decisioni di produzione basate sui dati
3D Spark è una startup B2B con sede ad Amburgo che sviluppa una piattaforma SaaS per supportare decisioni di manufacturing e procurement basate su dati. Il software analizza file CAD 3D, disegni 2D e metadati per individuare il processo di produzione più adatto per ogni componente, integrando criteri di costo, tempi di consegna e impatto ambientale. L’obiettivo è aiutare le aziende a passare da decisioni frammentate e manuali a un processo digitale unificato, in cui la scelta tra produzione interna ed esterna, stampa 3D o metodi tradizionali avviene in modo trasparente e comparabile.
Oltre la stampa 3D: più tecnologie e più materiali in un’unica piattaforma
Nel corso degli ultimi anni 3D Spark ha progressivamente ampliato la copertura tecnologica della propria piattaforma. Oggi il software supporta più di 15 tecnologie di produzione, combinando processi additivi e convenzionali: stampa 3D polimerica e metallica, lavorazioni sottrattive come fresatura e tornitura, fusione di metalli, stampaggio a iniezione e altre tecnologie industriali. Oltre ai metalli, la piattaforma gestisce polimeri e ceramiche, e per ogni combinazione processo-materiale fornisce stime di costo, tempi di produzione e indicazioni sulla producibilità.
Sostenibilità e CO₂: parametri integrati nella scelta del processo
Un elemento centrale del valore proposto da 3D Spark è la possibilità di quantificare l’impronta di carbonio associata alle diverse opzioni di produzione, calcolando le emissioni di CO₂ dalla fase di materia prima fino all’uscita del componente dallo stabilimento (cradle-to-gate). Questo permette alle imprese di confrontare non solo costi e lead time, ma anche il profilo ambientale delle alternative, integrando criteri di sostenibilità nelle decisioni di make or buy, nella scelta delle tecnologie additive e tradizionali e nella gestione della supply chain.
Clienti industriali e casi d’uso: dal ferroviario alla meccanica di precisione
La piattaforma di 3D Spark è già utilizzata da diversi grandi gruppi industriali, in particolare nel settore ferroviario e nei trasporti. Tra i clienti citati in varie comunicazioni aziendali e articoli di settore compaiono Alstom, Siemens Mobility, Deutsche Bahn, ZF Friedrichshafen e le Ferrovie Federali Austriache (ÖBB), oltre a una base crescente di PMI manifatturiere. Nel caso di Alstom, l’uso del software ha permesso di individuare risparmi significativi: milioni di euro in costi evitati e decine di migliaia di giorni di lead time ridotti grazie alla combinazione di stampa 3D e orchestrazione digitale dei processi di produzione.
Timeline degli investimenti: dal primo seed al nuovo community round
Prima del community round associato alla creazione dell’advisory group, 3D Spark aveva già strutturato un percorso di finanziamento progressivo. Un primo round seed da 1,2 milioni di euro aveva permesso di consolidare il team e accelerare lo sviluppo della piattaforma. Nel 2025 un ulteriore seed round da 2 milioni di euro, guidato tra gli altri dall’investitore svedese Triplefair Partners e sostenuto da Fraunhofer Technologie-Transfer Fonds (FTTF) e Innovationsstarter Fonds Hamburg, ha dato nuovo impulso all’espansione tecnologica e commerciale dell’azienda. Il community round odierno si innesta su questa traiettoria, puntando a rafforzare il capitale umano strategico più ancora che l’ammontare puro dei fondi raccolti.
Obiettivi strategici: nuovi vertical, più tecnologie e ingresso nel mercato USA
Secondo quanto dichiarato da 3D Spark, l’advisory group e il community round dovrebbero supportare tre linee principali di sviluppo. La prima è l’espansione in nuovi segmenti industriali, oltre ai trasporti e alla mobilità, portando la logica di comparazione dei processi anche in settori come l’energia, la componentistica meccanica e l’elettronica. La seconda riguarda la diversificazione ulteriore delle tecnologie di produzione considerate, con una copertura ancora più ampia di processi additivi e convenzionali integrati nello stesso ambiente digitale. La terza è l’ingresso nel mercato nordamericano, dove la richiesta di strumenti per valutare rapidamente alternative produttive e di supply chain è in crescita e trova un terreno favorevole per l’adozione di piattaforme SaaS specializzate.
Una “community” di advisor per consolidare il posizionamento di 3D Spark
Nelle dichiarazioni ufficiali, il CEO e co-fondatore Ruben Meuth sottolinea come questo passaggio non rappresenti solo un aumento di capitale, ma la costruzione di una vera e propria comunità attorno alla missione di 3D Spark: rendere le decisioni di produzione più efficienti, digitali e sostenibili, riducendo sprechi di tempo, denaro, materiale ed energia. L’insieme di competenze del nuovo advisory group – che unisce imprenditoria digitale, produzione additiva, software industriale, finanza e ricerca universitaria – è pensato per fornire al team operativo una guida concreta sulle priorità di prodotto, sulle partnership strategiche e sulle modalità di ingresso in nuovi mercati.
