HartSmart lancia nuova stampante 3D industriale “Made in the USA” per applicazioni aerospaziali e automobilistiche
Con radici ad Urbandale, Iowa, HartSmart Products, attiva dal 2015, presenta la sua ultima innovazione, la stampante 3D industriale HSPI-I. Questo dispositivo di produzione americana offre un impressionante volume di costruzione di 640 mm x 650 mm x 1.000 mm. Presenta caratteristiche avanzate come filtrazione, testine di stampa Tokoto HE20 a doppio meccanismo con estrusori Bondtech LGX Pro da 100 watt, sistema di livellamento avanzato, alloggi per filamenti interni e guide lineari su ogni asse. Questo dispositivo è progettato per soddisfare le esigenze dell’industria aerospaziale, industriale e automobilistica, offrendo sia componenti finali che prototipi, sempre con un focus sulla qualità. Un vantaggio addizionale: la stampante è configurabile, permettendo agli utilizzatori di selezionare il software di affettatura e il materiale desiderati.
Brandon Hart, il CEO di HartSmart Products, ha espresso il suo entusiasmo per la nuova macchina, sottolineando la necessità di una soluzione di prototipazione affidabile e conveniente. Descrive HSPI-I come una “stampante 3D prodotta da stampanti 3D”, evidenziando la dedizione dell’azienda alla qualità e all’efficienza.
Aziende simili come 3ntr e Filament Innovations condividono una filosofia simile di semplicità e affidabilità. Mentre il mercato è inondato di dispositivi con troppi optional e funzionalità aggiuntive, c’è un bisogno crescente di sistemi solidi e durevoli, creati specificamente per la produzione.
Una delle caratteristiche distintive di HartSmart è il suo impegno per i prodotti “made in USA e supportati in USA”. Aziende come Filament Innovations e re:3D hanno prosperato seguendo una strategia simile, una strategia che risuona con molti clienti aziendali. L’allineamento con l’agenda “Made in America” di Biden, tra le altre iniziative, offre opportunità per coloro che si concentrano sulla produzione e i servizi nazionali.
Con l’aumento delle tensioni con la Cina e le restrizioni sempre più stringenti per le transazioni con le aziende cinesi in alcuni settori, la domanda per queste soluzioni è destinata a crescere. Anche l’esercito degli Stati Uniti potrebbe emergere come un grande acquirente, con esigenze in aree operative avanzate e nelle principali basi all’estero. La marina, ad esempio, sta esplorando l’uso di stampanti 3D su tutte le navi. Questo rappresenta una grande opportunità, in particolare per le aziende che offrono soluzioni “Made in the USA”.