Nuove restrizioni per le tecnologie emergenti
Il governo del Regno Unito ha implementato nuovi controlli sulle esportazioni di tecnologie emergenti, tra cui stampanti 3D in metallo, semiconduttori, computer quantistici e sistemi di raffreddamento criogenici. Questi controlli limitano le spedizioni di beni militari e di tecnologie a duplice uso, utilizzabili sia per applicazioni civili che militari.
Implicazioni per la produzione additiva
Per quanto riguarda la produzione additiva, le restrizioni colpiscono le stampanti 3D in metallo che utilizzano laser, fasci di elettroni o archi elettrici. Le nuove norme proibiscono anche la cessione di software destinato all’uso, allo sviluppo o alla produzione di queste tecnologie. Ora è necessaria una licenza per esportare queste tecnologie fuori dal Regno Unito.
Dettagli dei regolamenti
I regolamenti, implementati dall’Unità congiunta per il controllo delle esportazioni del Regno Unito (ECJU), sono entrati in vigore il 1° aprile 2024, in base al Regolamento sul controllo delle esportazioni (modifica) 2024 (ECO 2024). Questi cambiamenti influenzano la Tabella 3 e l’Allegato 1 dell’Ordinanza sul controllo delle esportazioni del 2008.
Obiettivi delle nuove misure
Queste modifiche riflettono una tendenza globale a rafforzare i controlli sulle esportazioni per proteggere e conservare le tecnologie avanzate per scopi economici e di sicurezza nazionale. Inoltre, rappresentano gli sforzi crescenti per creare una catena di fornitura nazionale robusta per la stampa 3D nel Regno Unito, in risposta alle incertezze globali e alle minacce alla sicurezza.
Allineamento con le politiche internazionali
Le nuove restrizioni mirano ad allineare le politiche di esportazione del Regno Unito con quelle di altri paesi simili, come gli Stati Uniti e i membri dell’UE. Francia, Spagna e Paesi Bassi hanno adottato controlli unilaterali sulle esportazioni di tecnologie avanzate, ampliando le restrizioni oltre i beni a duplice uso specificati nel regolamento UE sul duplice uso.
Focus sulle stampanti 3D in metallo
Le modifiche specificano che l’esportazione di stampanti 3D “progettate per produrre componenti in metallo o leghe metalliche” sarà limitata se utilizzano gas inerti o un vuoto inferiore a 100 Pa per il controllo atmosferico. Queste stampanti 3D devono inoltre essere dotate di apparecchiature di monitoraggio, come fotocamere interne, pirometri, radiometri e spettrometri, oltre a un sistema di controllo a circuito chiuso che regola i parametri di stampa in base ai feedback in tempo reale.
Altre tecnologie interessate
Le nuove regole riguardano anche l’esportazione di tecnologie per semiconduttori, inclusi circuiti integrati e apparecchiature per la loro produzione, come l’incisione a secco e la microimaging. Anche i computer quantistici e i sistemi di raffreddamento criogenici, insieme ai materiali avanzati come determinati fluoruri, idruri o cloruri di silicio o germanio, sono soggetti a queste restrizioni. Le norme vietano inoltre l’esportazione o il “trasferimento tramite mezzi elettronici” di software utilizzato nello “sviluppo” o nella “produzione” di queste tecnologie.
Impatto sulla sicurezza nazionale
È la prima volta che il governo britannico introduce protezioni per queste tecnologie, riconoscendone l’importanza per la sicurezza nazionale. L’espansione dei controlli sulle esportazioni è stata delineata nella strategia nazionale per i semiconduttori dell’anno scorso, in cui il governo si è impegnato a rafforzare la protezione delle risorse di semiconduttori del Regno Unito per impedire ad “attori ostili” di sviluppare capacità tecnologiche che potrebbero minacciare la sicurezza nazionale.