Second Life, startup cinese specializzata nella digitalizzazione tramite intelligenza artificiale e nella produzione di figurine 3D personalizzate, ha ottenuto 10 milioni di dollari in un round di finanziamento di Serie A.
L’azienda, con sede a Hangzhou, non è collegata all’omonimo mondo virtuale creato da Linden Lab. Il suo obiettivo è colmare il divario tra il mondo fisico e quello digitale, rendendo possibile la stampa 3D di qualsiasi cosa. Attraverso la combinazione di stampa 3D a colori, intelligenza artificiale e tecnologia dei gemelli digitali, Second Life punta a garantire che ogni individuo possa avere una propria rappresentazione digitale in 3D, come riportato dalla piattaforma di investimento Shizune.
Secondo le fonti di 36Kr e Tech in Asia, l’investimento è stato guidato dall’azienda tecnologica Nano Labs, con il supporto del fondo di venture capital cinese Daocin Capital. I fondi saranno destinati al potenziamento delle tecnologie di stampa 3D, al miglioramento degli algoritmi di intelligenza artificiale e all’espansione della rete di punti vendita di Second Life a livello globale.
Finanziamento per l’espansione e l’innovazione
Second Life utilizza una combinazione di scansione 3D e intelligenza artificiale generativa per creare gemelli digitali di persone e animali domestici. Secondo il portale Panda3DP.com, l’azienda gestisce cabine fotografiche in 3D capaci di acquisire 196 immagini in pochi secondi e di generare modelli digitali con una somiglianza del 95% nel giro di 10 minuti. Questi modelli possono poi essere stampati in 3D sotto forma di figurine a colori o utilizzati come avatar digitali.
L’azienda ha aperto diversi punti vendita in Cina, soprattutto in centri commerciali ad alta affluenza, e ha iniziato a promuovere la propria tecnologia anche in Giappone, Singapore e Africa. Il team di ricerca di Second Life include figure di spicco come il Prof. Lu Bingheng dell’Accademia Cinese di Ingegneria, che ricopre il ruolo di esperto tecnico principale, e il Dr. Nan Zheng, responsabile dello sviluppo degli algoritmi di intelligenza artificiale.
Con il finanziamento ricevuto, la startup cinese si concentrerà su tre strategie chiave:
Migliorare i sistemi “Everything Can Be Printed” e “3D Data Portal”.
Espandere la rete di negozi a livello internazionale.
Sviluppare una piattaforma proprietaria denominata “Metaverse Cloud Platform”.
Second Life sostiene di essere la prima azienda tecnologica cinese ad aver realizzato un processo completamente integrato, coprendo tutte le fasi da generazione AI a stampa 3D e gestione dei dati cloud in 3D. Sebbene i booth di scansione 3D esistano da oltre un decennio, gli investitori sembrano puntare sull’integrazione dell’intelligenza artificiale come elemento chiave del modello di business.
Gemelli digitali basati su intelligenza artificiale
Le repliche digitali di oggetti e persone stanno diventando sempre più diffuse, spinte dai progressi dell’intelligenza artificiale. Lo scorso anno, Meta, la società madre di Facebook, ha lanciato un Catalogo di Gemelli Digitali (DTC), descritto come la più grande e dettagliata raccolta di modelli 3D di oggetti reali.
Sviluppato dal dipartimento di ricerca su realtà virtuale e aumentata Reality Labs Research, il catalogo comprende oltre 2.400 gemelli digitali di oggetti comuni, come giocattoli e utensili da cucina, con una precisione millimetrica. Meta ha progettato questa piattaforma per supportare la ricerca nel campo della ricostruzione 3D applicata all’e-commerce e alla realtà immersiva.
I modelli digitali vengono utilizzati per addestrare e perfezionare algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning, migliorando le capacità di riproduzione virtuale di oggetti fisici.
Collaborazioni nel settore dei gemelli digitali
Oltre a Meta, anche altre aziende stanno investendo nello sviluppo di repliche digitali ad alta fedeltà.
Facebook ha annunciato una collaborazione con Shopify per studiare soluzioni che rendano la creazione di gemelli digitali più accessibile ed economica. L’obiettivo è realizzare 7.000 nuovi modelli digitali attraverso una competizione accademica focalizzata sul miglioramento degli algoritmi AI per la ricostruzione 3D.
Un’altra iniziativa importante riguarda Google Arts & Culture, che ha collaborato con il progetto Scan the World, una piattaforma con sede a Londra dedicata alla digitalizzazione del patrimonio artistico globale. Fondata da Jonathan Beck nel 2014, Scan the World utilizza scansioni 3D per trasformare sculture e opere d’arte in modelli digitali accessibili gratuitamente.
Grazie alla partnership con Google, gli oggetti presenti sulla piattaforma Arts & Culture possono ora essere visualizzati in 3D, ampliando la disponibilità di contenuti culturali digitali. Inoltre, i file STL generati da Scan the World sono disponibili per il download su MyMiniFactory, consentendo a educatori, artisti e appassionati di stampare in 3D le opere d’arte in modo autonomo.
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