Aker Solutions ha inaugurato un nuovo centro di stampa 3D a Trondheim, con l’obiettivo di valutare l’applicazione della produzione additiva nel settore offshore. Il progetto punta a ridurre i costi operativi, semplificare i processi e diminuire le emissioni attraverso l’adozione di tecnologie avanzate. Questa iniziativa si inserisce in un programma pilota della durata di sette mesi per Equinor, che riguarda la manutenzione e la modifica di attrezzature nei campi offshore di Troll e Heidrun.
Un nuovo approccio alla manutenzione e gestione dei ricambi
L’iniziativa prevede l’integrazione di nuovi flussi di lavoro, strumenti software e una rete di centri di stampa 3D. Aker Solutions mette a disposizione il proprio know-how ingegneristico per coprire l’intero processo, dall’analisi iniziale del problema fino all’installazione del componente in ambiente offshore. Se i risultati saranno positivi, il progetto potrebbe espandersi e aprire nuove prospettive per la gestione degli impianti.
Paal Eikeseth, Vicepresidente esecutivo e responsabile del segmento Life Cycle di Aker Solutions, ha commentato:
“Migliorare costantemente i nostri processi è una priorità. La stampa 3D ha il potenziale per rendere la manutenzione offshore più efficiente e sostenibile, accorciando i tempi di intervento e semplificando le operazioni. Se un processo può essere reso più rapido e funzionale, è nostro compito ottimizzarlo.”
I vantaggi della produzione additiva nel settore offshore
L’impiego della stampa 3D offre diversi benefici alla gestione degli impianti offshore. Tra questi:
Produzione di componenti su richiesta, riducendo i costi di trasporto e di stoccaggio.
Minore spreco di materiali e consumo energetico, grazie alla fabbricazione mirata delle parti necessarie.
Possibilità di riprodurre pezzi di ricambio non più disponibili, evitando lunghe attese e costose sostituzioni integrali.
L’utilizzo della produzione additiva consente di realizzare componenti più piccoli e ottimizzati, ma introduce anche nuove sfide progettuali. Eikeseth ha spiegato:
“Lavorare con la stampa 3D significa ripensare il modo in cui vengono progettati e costruiti i componenti. Il nostro obiettivo è migliorare la gestione dei pezzi di ricambio e sviluppare nuovi metodi di riparazione, rendendo la produzione additiva parte integrante della nostra strategia digitale.”
Un centro di innovazione per il futuro della stampa 3D
Il nuovo stabilimento di Trondheim fungerà da laboratorio di ricerca e sviluppo, in cui gli ingegneri testeranno materiali e tecnologie per la stampa 3D applicata alla manutenzione offshore. Particolare attenzione sarà dedicata alla realizzazione di singoli componenti di sistemi complessi, un’area che presenta sfide specifiche in termini di progettazione e scelta dei materiali.
L’impegno di Aker Solutions nella stampa 3D è iniziato con il progetto Johan Castberg di Equinor, durante il quale sono stati stampati oltre 7.000 componenti, il 60% in plastica e il 40% in acciaio. Questa esperienza ha portato alla creazione del “modello Castberg”, che ha poi ispirato l’apertura di un altro centro di stampa 3D a Stord, operativo da ottobre 2024. Oggi, Aker Solutions gestisce più di 50 stampanti 3D in diverse sedi, integrandole stabilmente nei propri processi produttivi.
Durante l’inaugurazione del centro ADDMO a Trondheim, il CEO di Aker Solutions, Kjetel Digre, ha ringraziato Equinor per il supporto nel progetto:
“Il loro impegno nella stampa 3D è stato determinante per il nostro percorso. Siamo grati per la condivisione di competenze e la collaborazione nella creazione di un inventario digitale sempre più avanzato.”
