Curiteva supera le 5.000 applicazioni riuscite con il suo impianto cervicale in PEEK stampato in 3D
A due anni dalla prima applicazione clinica, l’impianto Inspire sviluppato da Curiteva per la colonna cervicale ha raggiunto un importante traguardo: oltre 5.000 interventi effettuati con successo utilizzando questo dispositivo, progettato per favorire l’integrazione con il tessuto osseo grazie all’impiego di materiali e processi produttivi avanzati.
Un impianto sviluppato per migliorare l’integrazione ossea
L’impianto Inspire è realizzato in PEEK (polietere etere chetone) attraverso una tecnologia di stampa 3D basata su estrusione a filamento (FFF – Fused Filament Fabrication). Questa metodologia permette di ottenere una struttura completamente porosa, concepita per promuovere un’interazione più efficace tra il dispositivo e l’osso circostante. La porosità non è limitata alla superficie, ma si estende in modo continuo all’interno dell’intero impianto, garantendo un contatto tridimensionale con il tessuto biologico.
Un ulteriore elemento distintivo del design è il trattamento superficiale denominato HAFUSE, che applica una nanotesturizzazione con precisione submicrometrica. Questo tipo di finitura è progettato per stimolare l’osteointegrazione, offrendo un ambiente favorevole alla colonizzazione cellulare e alla crescita ossea.
Riscontri radiografici a supporto dell’efficacia clinica
Le indagini di follow-up effettuate su pazienti trattati con l’impianto hanno evidenziato, in un intervallo compreso tra tre e sei mesi, la formazione di tessuto osseo visibile attraverso la struttura porosa del dispositivo. Si tratta di un indicatore importante di integrazione biologica, che può supportare la valutazione clinica dell’efficacia dell’intervento e del progresso della guarigione.
Il Dott. Chambliss Harrod, del Louisiana Spine Center, ha sottolineato come l’uso di Inspire abbia reso possibile osservare, attraverso esami radiografici standard, una chiara crescita ossea nella finestra di innesto e all’interno dell’impianto stesso. Questa caratteristica migliora la capacità dei chirurghi di monitorare la fusione vertebrale in modo affidabile e oggettivo.
Applicazioni cliniche e vantaggi per gli interventi complessi
Anche in procedure più complesse, come le discectomie cervicali anteriori multisegmentali (ACDF), l’impianto ha mostrato benefici documentati. Secondo diversi operatori clinici, si è osservata una maggiore probabilità di fusione tra le vertebre trattate e una riduzione della necessità di dispositivi di stabilizzazione aggiuntivi nel periodo post-operatorio.
Il Dott. John Johnson, chirurgo ortopedico presso lo SportsMed Orthopedic Surgery and Spine Center in Alabama, ha confermato che in numerosi casi trattati con l’impianto Inspire non si è reso necessario alcun ulteriore supporto di rinforzo, contribuendo a semplificare la procedura e a migliorare la soddisfazione dei pazienti, in particolare negli interventi multilivello.
Una nuova alternativa agli innesti ossei tradizionali
Il Dott. Mark N. Hadley, neurochirurgo presso l’Università dell’Alabama a Birmingham, ha espresso apprezzamento per l’impianto, affermando che, dopo oltre trent’anni di utilizzo di innesti ossei, ha individuato in questa soluzione una valida alternativa sintetica. La capacità dell’impianto di integrarsi efficacemente con il tessuto osseo naturale, insieme alle sue proprietà meccaniche, lo rendono un candidato interessante anche per applicazioni oltre l’ambito cervicale.
Secondo Hadley, la tecnologia sviluppata da Curiteva offre un’opportunità concreta per migliorare l’assistenza ai pazienti, in particolare in situazioni in cui l’impiego di innesti ossei è limitato o controindicato.
Espansione della gamma di impianti e applicazioni future
Il progetto di Curiteva non si limita al segmento cervicale. L’azienda ha avviato il lancio di nuove linee di impianti per altre aree della colonna vertebrale. Dopo la fase iniziale dedicata alle varianti TLIF (Transforaminal Lumbar Interbody Fusion), sono in fase di sviluppo sistemi ALIF (Anterior Lumbar Interbody Fusion) con configurazioni progettuali differenti.
L’obiettivo è quello di trasferire la stessa tecnologia PEEK porosa stampata in 3D anche in altri contesti clinici, estendendo così i vantaggi osservati in ambito cervicale alle patologie lombari e ad altri distretti spinali.
Tecnologia, produzione e competenza clinica al centro della strategia
Chad Falciani, fondatore e amministratore delegato di Curiteva, ha evidenziato come il successo di Inspire sia frutto della combinazione tra una tecnologia di produzione avanzata, un approccio progettuale orientato alla biocompatibilità e una stretta collaborazione con il mondo clinico. Questo equilibrio tra ricerca, produzione e pratica medica ha permesso di sviluppare una soluzione coerente con le reali esigenze dei chirurghi e dei pazienti.
