AML3D installa il più grande sistema ARCEMY presso il centro della US Navy dedicato alla produzione additiva
L’azienda australiana AML3D, specializzata nella stampa 3D in metallo attraverso tecnologia WAAM (Wire Arc Additive Manufacturing), ha completato l’installazione del suo più grande sistema ARCEMY mai realizzato fino ad ora. L’impianto è stato collocato presso il Centro di Eccellenza per la Produzione Additiva (AM CoE) della Marina degli Stati Uniti a Danville, in Virginia, e rappresenta una tappa importante nel consolidamento della presenza di AML3D nel settore della difesa americana.
L’installazione è stata realizzata in collaborazione con Austal USA, azienda attiva nella costruzione navale, che gestisce il centro per conto della US Navy. Il completamento dell’installazione ha attivato l’erogazione dell’ultima tranche del contratto, il cui importo complessivo non è stato reso pubblico.
Caratteristiche tecniche del sistema e capacità produttive
Il nuovo sistema ARCEMY si basa sulla consolidata tecnologia WAAM, un processo che consente la realizzazione di grandi componenti metallici attraverso la deposizione di filo metallico fuso, strato dopo strato, mediante un arco elettrico controllato.
Questo impianto si distingue per dimensioni e capacità operativa, grazie alla presenza di un posizionatore con capacità di carico fino a 11.000 kg e una guida lineare di oltre quattro metri. Insieme, questi elementi permettono un volume di costruzione di circa 35 metri cubi, sufficiente per produrre componenti di grandi dimensioni destinati all’uso navale, come strutture portanti, supporti meccanici o elementi di propulsione.
Il nuovo sistema affianca un precedente impianto ARCEMY 6700, in funzione nello stesso centro dalla prima parte del 2024, ampliando in modo sostanziale le capacità produttive del sito.
Un’infrastruttura strategica per la filiera navale statunitense
L’installazione dell’impianto rientra nella strategia di Austal USA e della Marina degli Stati Uniti volta a integrare in modo sistemico la produzione additiva all’interno della filiera industriale per la costruzione, manutenzione e riparazione delle unità navali.
Obiettivi del centro sono:
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migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento,
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ridurre i tempi di produzione,
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aumentare la tracciabilità dei componenti,
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e facilitare l’adozione di nuove tecnologie nei programmi navali futuri, incluse le piattaforme per la produzione di armamenti.
La produzione additiva viene quindi considerata come una tecnologia abilitante per affrontare in modo più efficiente le necessità operative della US Navy, anche alla luce delle richieste di modernizzazione e ampliamento della flotta.
Il ruolo di AML3D nello scenario industriale americano
Secondo quanto dichiarato dal CEO di AML3D, Sean Ebert, la consegna del nuovo sistema personalizzato ad Austal USA rappresenta un passo coerente con la strategia dell’azienda, che mira a consolidare la propria presenza nella filiera industriale legata alla difesa statunitense.
AML3D vanta esperienze precedenti nella fornitura di tecnologie WAAM alla Marina statunitense, in particolare per quanto riguarda la produzione di componenti per il settore dei sommergibili. Tali esperienze hanno contribuito a rafforzare la fiducia nella stampa 3D come tecnologia applicabile anche in contesti più ampi, tra cui la cantieristica navale e la produzione di munizioni.
Durante una missione di due settimane negli Stati Uniti, Ebert ha visitato anche il nuovo sito operativo di AML3D in Ohio, incontrando figure chiave del mondo politico, imprenditoriale e accademico. Questi contatti hanno permesso di avviare nuove collaborazioni e rafforzare i legami con le istituzioni formative specializzate nella manifattura additiva.
Prospettive di mercato e ampliamento dei settori serviti
L’espansione delle iniziative legate al programma “Make Shipbuilding Great Again” del governo degli Stati Uniti sta generando una significativa crescita delle opportunità di mercato per la stampa 3D applicata alla difesa. Si stima che i segmenti coperti dalla tecnologia di AML3D potranno triplicare nei prossimi anni, in particolare nei settori legati alla costruzione navale e alla produzione di razzi per impieghi militari.
Il crescente interesse dimostrato dagli stakeholder americani evidenzia una maggiore fiducia nei confronti della stampa 3D come strumento per affrontare carenze nella catena di approvvigionamento e ottimizzare qualità ed efficienza nella produzione di componenti complessi.
Alla luce di questi sviluppi, la direzione di AML3D prevede una possibile accelerazione nella firma di nuovi contratti, sia nel comparto della difesa statunitense, sia in altri settori ad alto valore tecnologico come:
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utility energetiche,
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aerospazio,
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petrolio e gas.
