ISO/IEC 25422:2025 e il formato 3MF come nodo centrale
Il formato 3MF (3D Manufacturing Format) è stato ufficializzato come standard internazionale con la pubblicazione della norma ISO/IEC 25422:2025. Ideato dal 3MF Consortium — un raggruppamento di aziende guidato da Microsoft e composto da HP, Autodesk, Dassault Systèmes, 3D Systems, Materialise, Siemens PLM Software, Stratasys e Ultimaker — il 3MF è stato raccolto in un’unica suite di specifiche che comprende una parte centrale (Core Specification) e sei estensioni opzionali: Materials and Properties, Production, Beam Lattice, Slice, Secure Content e Boolean Operations. Questa organizzazione modulare garantisce che il profilo di base rimanga stabile: le revisioni successive potranno aggiungere o rimuovere estensioni senza alterare il nucleo centrale del formato.
Perché 3MF supera i formati più datati
I tradizionali file STL contengono soltanto informazioni di mesh triangolare, privando il processo di stampa dei dati su materiali, colori, impostazioni di processo e dettagli strutturali avanzati. Il 3MF, in un singolo archivio ZIP, racchiude:
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la geometria a precisione variabile fino a 0,01 mm;
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il materiale (ad esempio polimeri, metalli, compositi);
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la definizione dei colori e delle texture;
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i parametri di stampa (spessore di strato, velocità, temperatura);
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le strutture reticolari (beam lattices) per componenti leggeri ad alto carico.
Questa completezza evita perdite di informazione e riduce drasticamente gli errori di produzione, migliorando l’interoperabilità tra software di progettazione (come Siemens NX, Autodesk Fusion 360 o Dassault SOLIDWORKS), piattaforme cloud (Microsoft Azure) e macchine di marchi differenti.
Adozione e supporto concreto
Entro il 2018 oltre trenta prodotti commerciali avevano integrato il 3MF: tra questi nTop Platform per topologia ottimizzata, MyMiniFactory per la condivisione di modelli e gli scanner HP Jet Fusion a colori, che sfruttano il formato per garantire una resa cromatica accurata. Microsoft ha inserito librerie native in Windows 11, consentendo di aprire e validare file 3MF senza componenti aggiuntivi. Nel 2022 MachineWorks ha rilasciato il supporto 3MF per il motore Polygonica, estendendo agli sviluppatori di software di mesh l’accesso a estensioni come Beam Lattice.
Estensioni per ogni esigenza di stampa
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Materials and Properties: definisce composizione, densità, trasparenza e altre caratteristiche del materiale.
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Production: supporta identificatori di lotto, percorsi macchina e istruzioni per linee di produzione automatizzate.
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Beam Lattice: descrive strutture reticolari di rinforzo, impiegate in ambito aerospaziale e biomedicale per alleggerire i pezzi.
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Slice: include dati di sezionamento 2D già pronti per specifici modelli di stampanti, accelerando il processo di stampa.
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Secure Content: applica crittografia e firme digitali per proteggere la proprietà intellettuale.
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Boolean Operations: dettaglia operazioni di unione, sottrazione e intersezione tra corpi, utili in fasi di pre-elaborazione.
Ogni estensione è rilasciata con propria versione semindipendente, permettendo alle aziende di implementare solo ciò che serve ai loro workflow.
Confronto con formati emergenti
Oltre al 3MF, l’ISO include anche il formato AMF (Additive Manufacturing File, ISO 52915:2021), che supporta assemblaggi multiparte e attributi di materiale, e STEP (ISO 10303), standard di lunga data per dati CAD B-rep, ora sempre più adottato nei software di slicing per alta precisione geometrica. Strumenti come AMFsample, frutto della collaborazione tra Avante Technology e Mind in a Box, permettono la conversione automatica da STL ad AMF, mentre CoreTechnologie ha inserito l’esportazione STEP 242 in 4D_Additive per garantire compatibilità con flussi di lavoro di fresatura e analisi agli elementi finiti.
