Tekna e Burloak: una filiera dedicata a oltre 50.000 componenti satellitari stampati in 3D
La canadese Tekna Holding ASA, specializzata in sistemi al plasma e materiali avanzati, ha siglato un accordo strategico con Burloak Technologies, contract manufacturer metallico per la stampa 3D con sede in Ontario, per la fornitura di polveri metalliche destinate alla produzione di oltre 50.000 componenti di volo in metallo per satelliti. L’intesa si inserisce nella filiera del programma MDA AURORA™ di MDA Space, che utilizza una nuova generazione di satelliti “software-defined” pensati per grandi costellazioni in orbita bassa.
In questo quadro, Tekna fornirà polveri metalliche — in particolare leghe di alluminio per applicazioni aerospaziali come AlSi10Mg — prodotte tramite il proprio processo proprietario di Plasma Atomization, mentre Burloak Technologies si occuperà dell’intero ciclo di manifattura additiva: dalla progettazione per AM (DfAM) fino alla post-lavorazione e alle verifiche per l’hardware di volo.
Materiali di Tekna: polveri di alluminio certificate per l’aerospazio
Nel contesto di questo accordo, Tekna fornisce polveri di alluminio sviluppate specificamente per applicazioni aerospaziali, realizzate con la propria tecnologia di atomizzazione al plasma. Il processo permette di ottenere particelle sferiche, con distribuzione granulometrica controllata e livelli di ossigeno strettamente monitorati, elementi chiave per garantire la qualità dei componenti prodotti via Laser Powder Bed Fusion (LPBF) o processi affini.
Questi materiali sono qualificati secondo lo standard AS9100D per l’aerospazio e rientrano nel nuovo schema di accreditamento Nadcap AC7143, dedicato specificamente alla produzione di polveri metalliche per l’industria aerospaziale e della difesa. Tekna è indicata come primo produttore al mondo ad aver ottenuto questa certificazione sulla nuova norma, dopo aver contribuito allo sviluppo dei criteri di audit e aver ospitato sessioni di formazione per gli auditor nel proprio stabilimento canadese.
L’adozione di AC7143 significa, in pratica, che ogni lotto di polvere Tekna destinato a Burloak Technologies e alla filiera MDA Space è tracciato dalla materia prima fino al controllo finale, con requisiti stringenti su contaminazione, stabilità di processo e controllo documentale. Questo riduce il rischio di non conformità in applicazioni critiche come antenne RF, staffe strutturali e sistemi di alimentazione d’antenna per satelliti.
Burloak Technologies, MDA Space e il programma AURORA
Burloak Technologies, divisione di Samuel, Son & Co. Limited, è oggi uno dei più grandi contract manufacturer per la stampa 3D metallica in Nord America, con un focus specifico su aerospazio e difesa. L’azienda offre una filiera completa: DfAM, sviluppo materiali, stampa 3D metallica, lavorazioni CNC di precisione, trattamenti termici, post-processing, metrologia e laboratorio materiali interno per la qualificazione delle parti.
Nel programma MDA AURORA™, Burloak è stata selezionata per fornire oltre 50.000 componenti di volo additivamente fabbricati destinati a satelliti di nuova generazione. Questi includono in particolare antenne in banda Ka e sottosistemi RF metallici realizzati in leghe leggere come l’alluminio e, in alcuni casi, il titanio, con geometrie interne ottimizzate per ridurre le perdite di segnale e il peso complessivo del sistema.
Secondo le informazioni diffuse da MDA e Burloak, la capacità produttiva della filiera AURORA è dimensionata per arrivare a due satelliti al giorno, supportata da un impianto fortemente automatizzato con robotica e sistemi digitali per l’assemblaggio in serie. In questo scenario, la stampa 3D metallica e l’utilizzo di polveri ad alte prestazioni di Tekna sono elementi abilitanti per ridurre il numero di componenti per assieme, alleggerire le strutture e accorciare drasticamente i tempi di approvvigionamento rispetto a lavorazioni tradizionali.
Il contesto: l’ecosistema canadese dei materiali per la produzione additiva aerospaziale
L’accordo tra Tekna e Burloak Technologies va letto dentro un ecosistema canadese dei materiali per AM in forte espansione. Oltre a Tekna, un altro attore di rilievo è PyroGenesis, produttore di polveri metalliche che ha recentemente completato il percorso di qualificazione come fornitore di polveri Ti-6Al-4V (“Ti64”) per Boeing, ottenendo lo status di approved supplier per polveri di titanio “coarse” destinate a componenti aeronautici.
Parallelamente, aziende come Equispheres e APWORKS hanno messo in piedi una catena di fornitura nordamericana per l’uso della lega Scalmalloy® (alluminio-magnesio-scandio) ad alte prestazioni, sempre in ambito aerospaziale. Queste iniziative, citate nello stesso contesto della partnership Tekna–Burloak, indicano come il Canada si stia posizionando come hub strategico per polveri metalliche qualificate e soluzioni di manifattura additiva destinate a satelliti, lanciatori e componenti di difesa.
In questo scenario, il ruolo di Tekna non è solo quello di “semplice fornitore”, ma di attore che contribuisce alla definizione degli standard (Nadcap AC7143) e delle best practice per la produzione di polvere metallica, creando un riferimento per la qualità dei materiali che Burloak e altri utilizzano per l’hardware di volo.
Impatto sulla progettazione di antenne e strutture per satelliti
Dal punto di vista applicativo, la combinazione fra polveri ad alte prestazioni di Tekna e capacità di produzione in serie di Burloak Technologies permette di ottimizzare diversi aspetti chiave dei satelliti:
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Riduzione di massa: staffe strutturali e supporti per antenne possono essere alleggeriti grazie a topologie ottimizzate e a nervature interne difficili da ottenere con fresatura o fusione tradizionale.
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Prestazioni RF migliorate: antenne in banda Ka e sistemi di feed possono integrare guide d’onda, canali e cavità interne complesse, riducendo perdite, riflessioni indesiderate e tolleranze critiche in assemblaggio.
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Consolidamento degli assiemi: più parti tradizionalmente saldate o imbullonate vengono spesso integrate in un unico componente stampato, riducendo tempi di montaggio e potenziali punti di guasto.
Su scala industriale, per una costellazione come quella gestita tramite il portafoglio MDA AURORA™ (incluso il contributo al progetto Telesat Lightspeed), la possibilità di produrre decine di migliaia di componenti additivi qualificati permette di passare davvero dalla “dimostrazione tecnologica” alla produzione in serie di sistemi spaziali, mantenendo al contempo la flessibilità progettuale tipica della stampa 3D.
Proposte di titoli alternativi per l’articolo
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Tekna e Burloak, oltre 50.000 componenti satellitari in stampa 3D per il programma MDA AURORA
