Materialise affina CO-AM: tre configurazioni per la produzione additiva industriale
Materialise sta aggiornando profondamente la propria piattaforma software CO-AM introducendo tre configurazioni pensate per diversi livelli di maturità nella produzione additiva: CO-AM Professional, CO-AM NPI e CO-AM Enterprise. L’obiettivo è accompagnare le aziende nel passaggio da celle AM isolate a veri ambienti produttivi connessi, in cui dati, macchine e qualità sono orchestrati lungo l’intero workflow di stampa 3D.
CO-AM: da piattaforma aperta a “strato di controllo” configurabile
Lanciata nel 2022 come piattaforma software aperta per integrare applicazioni proprie e di terze parti, CO-AM è stata usata in questi anni da service come Quickparts, da OEM come EOS e da realtà come Endeavour 3D per gestire flussi di produzione distribuiti e multi-tecnologia. Con le nuove configurazioni, Materialise posiziona CO-AM sempre più come “strato di controllo” configurabile, che si collega ai sistemi esistenti invece di sostituirli: ERP, MES, sistemi qualità e applicazioni specialistiche restano al loro posto, mentre CO-AM si occupa di collegarli e automatizzare il flusso dati specifico dell’AM.
CO-AM Professional: automazione e tracciabilità per alti mix e bassi volumi
CO-AM Professional è pensata per aziende con alta varietà di parti e lotti ridotti, tipiche di service bureau, centri prototipi evoluti e reparti AM interni che gestiscono molte varianti e richieste personalizzate.
In questa configurazione, CO-AM unifica in cloud:
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l’acquisizione e gestione degli ordini
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la preparazione delle build e delle piattaforme (integrata con Magics)
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la tracciabilità di pezzi, piastre di costruzione e lotti di materiale
Il risultato è una singola base dati condivisa che rende ripetibili i processi, indipendentemente dalla marca delle macchine, riducendo errori manuali e facilitando audit interni ed esterni.
CO-AM NPI: velocizzare qualifica e industrializzazione delle parti
CO-AM NPI (New Product Introduction) è rivolta a chi deve industrializzare parti AM in serie in settori regolamentati o ad alta criticità (aerospazio, medicale, energia, automotive).
Il cuore di questa configurazione è CO-AM Brix, una nuova tecnologia che fornisce:
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un ambiente low-code dove ingegneri di processo possono definire strategie di scansione, parametri di processo e logiche di supporto come workflow grafici, senza dover sviluppare software complesso;
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strumenti di ottimizzazione del percorso utensile (toolpath) per ridurre i tempi di build, migliorare la qualità e abbassare il costo per pezzo;
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un sistema di versioning di ricette di processo e parametri QA, utilizzabile come base documentale per certificazioni e audit.
CO-AM NPI è pensato per trasformare la sperimentazione su singoli job in un processo strutturato: una volta validata una combinazione di parametri, questa viene “congelata” e riutilizzata in modo coerente su macchine e siti diversi, mantenendo la tracciabilità di tutte le modifiche.
CO-AM Enterprise: gestione end-to-end per reti produttive globali
CO-AM Enterprise estende le funzionalità di Professional integrando pienamente:
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gestione ordini e pianificazione produzione
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esecuzione produttiva su più siti e reparti
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raccolta dati telemetrici e qualità da macchine e sistemi a valle (post-processing, ispezioni, test)
In pratica combina la preparazione esperta AM di CO-AM Professional con un layer di MES/Order Management specifico per l’additive, pensato per chi opera con parchi macchine estesi e siti distribuiti geograficamente. L’obiettivo è offrire una vista unificata di capacità, carico, performance e qualità su tutta la rete produttiva, consentendo a produzione e qualità di intervenire su basi dati comuni.
CO-AM Brix e CO-AM Build Platform: i mattoni tecnologici dei nuovi workflow
Oltre alle tre configurazioni commerciali, Materialise introduce due tecnologie chiave: CO-AM Brix e CO-AM Build Platform.
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CO-AM Brix funge da “motore di automazione” per i percorsi di scansione e la preparazione delle build: permette di definire logiche che legano geometria, materiale, macchina e target di qualità a strategie di esposizione, pattern di riempimento, impostazioni di supporto e controlli in-process.
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CO-AM Build Platform standardizza la gestione delle piastre di costruzione, dei layout e dei job multipli, facilitando la pianificazione di build parallele e la ri-utilizzazione di layout collaudati.
Insieme, queste tecnologie mirano a ridurre il lavoro ripetitivo degli ingegneri di processo, trasferendo nelle regole di sistema il know-how che oggi spesso è distribuito in fogli Excel, appunti e script locali.
Standard aperti, modello dati condiviso e conformità normativa
Un elemento centrale della strategia CO-AM è l’uso di un modello dati condiviso che descrive entità tipiche dell’AM (pezzo, job, batch di materiale, macchina, set di parametri) e le allinea agli standard ISO/ASTM 529xx e ai formati aperti come 3MF.
Questa scelta, abbinata all’approccio open Build Processor di Materialise, ha due conseguenze importanti:
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le aziende possono integrare macchine e tool di diversi OEM all’interno della stessa piattaforma, senza blocchi proprietari;
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diventa più semplice dimostrare tracciabilità e coerenza dei dati lungo l’intero ciclo di vita della parte, un requisito chiave per certificazioni in ambito aerospaziale, medicale e industriale avanzato.
Implicazioni per gli utenti: dall’isola AM alla fabbrica connessa
Per chi utilizza già CO-AM come semplice strumento di monitoraggio o di gestione job, queste novità indicano una chiara evoluzione verso una piattaforma di orchestrazione completa dell’AM:
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i service e i reparti interni con molti codici e lotti piccoli possono partire da CO-AM Professional, concentrandosi su automazione di base e tracciabilità;
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chi sta portando in serie parti AM critiche può aggiungere CO-AM NPI per strutturare meglio qualifica, validazione di processo e documentazione per audit;
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le realtà con più siti o parchi macchine globali possono trarre vantaggio da CO-AM Enterprise, che fornisce una vista centralizzata su ordini, produzione e qualità.
In tutti i casi, l’approccio resta quello di un’architettura aperta, dove piattaforme esistenti (ERP, PLM, MES generici, LIMS) non vengono sostituite, ma connesse tramite un layer specifico per la produzione additiva.
