AML3D fornisce materiali per la stampa 3D a BAE Systems: un nuovo passo verso la difesa navale
L’azienda australiana AML3D, specializzata nella stampa 3D in metallo su larga scala, ha firmato un contratto dal valore di circa 830.000 dollari australiani (pari a circa 500.000 euro) con BAE Systems, uno dei principali gruppi industriali del settore della difesa. Questo accordo prevede la fornitura di 8,5 tonnellate di filo metallico in bronzo all’alluminio e nichel (Nickel-Aluminium-Bronze, o NAB), destinato all’uso nella produzione additiva per applicazioni navali.
Il materiale fornito: una lega progettata per l’ambiente marino
Il bronzo all’alluminio e nichel è una lega a base di rame che presenta elevata resistenza alla corrosione, qualità che la rende particolarmente adatta per l’impiego in ambienti marini aggressivi, come quelli in cui operano navi militari e sommergibili. La lega NAB viene usata frequentemente per la fabbricazione di componenti meccanici esposti all’acqua salata, come eliche, alberi di trasmissione, boccole e strutture portanti.
Nel contesto della produzione additiva mediante tecnologia WAAM (Wire Arc Additive Manufacturing), il materiale viene fornito sotto forma di filo metallico, che viene fuso strato dopo strato da un arco elettrico e depositato fino a formare l’oggetto finale. Questa modalità di produzione consente di ottenere componenti di grandi dimensioni, spesso con geometrie complesse, e di ridurre i tempi e i costi rispetto ai metodi tradizionali.
Una collaborazione industriale che si inserisce in un piano strategico più ampio
L’accordo attuale rappresenta il primo passaggio operativo all’interno di un rapporto di collaborazione più articolato tra AML3D e BAE Systems. Le due aziende stanno infatti lavorando insieme da oltre un anno, con l’obiettivo di integrare la stampa 3D metallica all’interno delle catene di produzione nel settore della difesa navale.
Secondo quanto dichiarato dal CEO di AML3D, Sean Ebert, questo contratto rappresenta l’inizio di una serie di forniture future, che potrebbero estendersi nell’ambito del programma di costruzione e manutenzione di unità navali, in particolare per le esigenze britanniche e australiane.
Espansione strategica nei settori difesa di Regno Unito e Australia
AML3D sta consolidando il proprio ruolo nella filiera industriale della difesa, con un focus specifico sulla subfornitura di componenti navali avanzati. Il contratto con BAE Systems si inserisce in una strategia di crescita mirata, che punta a capitalizzare sulla domanda generata dal settore sottomarini della US Navy, per poi espandersi anche nei mercati della difesa del Regno Unito e dell’Australia.
Oltre a BAE Systems, l’azienda australiana sta sviluppando contatti e opportunità con altri operatori del comparto difesa britannico, valutando accordi di fornitura e collaborazioni tecnologiche. Pur riconoscendo che i processi di approvazione e stipula dei contratti nel settore militare richiedano tempi lunghi, la direzione aziendale ha confermato di voler annunciare ulteriori sviluppi a breve termine, in linea con la crescita osservata sul mercato statunitense.
Tecnologie additive per la produzione navale: un settore in trasformazione
La collaborazione tra AML3D e BAE Systems evidenzia un cambiamento nei paradigmi produttivi legati alla difesa navale. L’impiego di tecniche di produzione additiva basate su filo metallico consente non solo di ridurre la dipendenza da catene di approvvigionamento esterne, ma anche di ottimizzare la produzione su richiesta, favorendo una gestione più flessibile e sostenibile delle risorse.
Questa modalità di fabbricazione potrebbe rivestire un ruolo sempre più centrale nella costruzione di unità navali complesse, dove la combinazione tra materiali resistenti e capacità di adattamento progettuale rappresenta un vantaggio competitivo significativo.
