Qualifica del polvere Ni718 di 6K Additive
Honeywell ha completato la procedura di qualificazione del polvere di lega Nickel 718 prodotta da 6K Additive, autorizzandone l’impiego nella manifattura additiva di componenti per i settori aerospaziale e difensivo. Questa decisione arriva a valle di un percorso di validazione che ha richiesto circa un anno, partito dalla richiesta di un fornitore contratto di Honeywell desideroso di diversificare le fonti materiali per mitigare rischi produttivi.

Iter di validazione e audit dello stabilimento
Una volta ricevuto il campione di Ni718, gli ingegneri di Honeywell hanno realizzato una serie di pezzi di prova per verificare parametri quali densità, resistenza meccanica e stabilità metallurgica. I prototipi hanno superato prove di trazione, fatica termica e test di microstruttura; in seguito, un team di audit ha ispezionato la sede produttiva di 6K Additive, valutando processi di controllo qualità, tracciabilità della materia prima e rispetto delle norme AS9100.

Principali applicazioni nei settori aerospaziale e difensivo
Per l’aviazione civile, Honeywell intende utilizzare questo materiale per realizzare distribuzioni aria, componenti di sistema frenante e supporti per cuscinetti soggetti a temperature superiori a 650 °C. Nel comparto difensivo, sebbene le specifiche non siano diffuse, il Ni718 potrà servire per parti di motori a turbina, valvole in impianti fluidici ad alta pressione e giunti esposti a sollecitazioni termomeccaniche.

Proprietà del superlega Nickel 718
La lega Ni718, storicamente impiegata nelle sezioni calde dei motori aeronautici e nelle turbine industriali, combina nichel, cromo, niobio e molibdeno con titani e alluminio, offrendo un punto di fusione superiore a 1.300 °C e elevata resistenza all’ossidazione. Il materiale garantisce caratteristiche meccaniche stabili fino a temperature di esercizio estese, risultando idoneo in applicazioni critiche dove l’affidabilità del componente è fondamentale.

Processo UniMelt® e benefici produttivi
6K Additive impiega il metodo UniMelt®, basato sulla fusione elettro-beam in polvere con controllo di carica del fascio elettronico, che assicura livelli di stress residuo ridotti rispetto agli approcci laser. Il sistema consente di passare rapidamente dalla polvere al pezzo finito, limitando gli interventi di post-processing e velocizzando la catena di fornitura. La piattaforma modulare supporta volumi di produzione industriale, favorendo consegne tempestive.

Valutazione del ciclo di vita e sostenibilità
Uno studio di analisi del ciclo di vita svolto nel 2022 ha evidenziato per il Ni718 di 6K Additive un consumo energetico inferiore del 91% e una riduzione delle emissioni di CO₂ del 91,5% rispetto ai metodi tradizionali di fusione e lavorazione meccanica. Frank Roberts, presidente di 6K, sottolinea come Honeywell punti a integrare materiali ottenuti con processi a minor impatto ambientale all’interno delle proprie linee di produzione additive.

Effetti sul mercato e prospettive di espansione
L’avallo di Honeywell offre a 6K Additive una referenza di rilievo per presentarsi ad altri grandi costruttori aerospaziali e a realtà del biomedicale. Brian Morrison, vicepresidente delle vendite polveri di 6K, evidenzia che il caso Honeywell fungerà da modello per criteri di qualificazione analoghi e per l’estensione dell’offerta di Nickel 718 ad altri contesti industriali, contribuendo ad ampliare il mercato indirizzabile.

Sinergie tra produttore di componenti e fornitore di materiali
La collaborazione con Honeywell mette in luce l’importanza del dialogo tra chi progetta e chi fornisce materie prime: sessioni di confronto tecnico, condivisione di protocolli di test e visite ispettive hanno permesso di costruire fiducia e allineare le procedure di garanzia qualità. Questo modello cooperativo facilita l’adozione di nuove leghe nei reparti di produzione più esigenti.

Implicazioni per l’industria aerospaziale
Con questo traguardo, Honeywell consolida la propria strategia di diversificazione delle fonti materiali e di riduzione del rischio nella supply chain. L’inclusione di polveri certificate da fornitori esterni rafforza la resilienza della produzione additive, incoraggiando iniziative di qualificazione simili anche da parte di altri operatori del settore.


 

{ "slotId": "", "unitType": "responsive", "pubId": "pub-7805201604771823", "resize": "auto" }

Di Fantasy

Lascia un commento