Celebrazione del decennale alla fiera rapid.tech 3D di Erfurt
La 3D Pioneers Challenge ha inaugurato il suo decimo anno di attività con un evento ricco di iniziative durante rapid.tech 3D a Erfurt. Nato per mettere in luce i progetti più significativi nel campo della stampa 3D applicata all’industria, il contest internazionale ha organizzato una grande mostra commemorativa che ha raccolto 33 proposte finaliste provenienti da Europa, Medio Oriente e non solo. Designer, ricercatori e start-up hanno allestito i propri stand per far conoscere i progressi tecnici conseguiti negli ultimi dieci anni.

Partecipazione globale e ambiti applicativi
Tra i paesi rappresentati figuravano Israele, Svizzera, Paesi Bassi, Regno Unito, Austria, Italia e Portogallo. Ogni gruppo ha illustrato soluzioni diverse, spaziando dalla produzione di componenti meccanici a geometrie complesse fino alle biotecnologie, con applicazioni in ambito medico, automotive e aerospaziale. I visitatori hanno potuto osservare esempi concreti di pezzi in metallo sinterizzato, strutture in fibra di carbonio rinforzate con polimeri e modelli bio-compatibili per impianti chirurgici.

Titolo “Pioniere del decennio” al cuore biostampato
Il riconoscimento più prestigioso, “Pioniere del decennio”, è stato assegnato al gruppo del DVIR Lab di Tel Aviv, guidato da Hadas Oved e Itai Cabilly. Il loro progetto consiste in un intero cuore umano creato attraverso tecniche di biostampa 3D a partire da cellule staminali. La giuria ha valutato questo lavoro come il punto di svolta nella produzione di organi sintetici, grazie all’integrazione di strutture biomimetiche e tessuti viventi in grado di riprodurre funzioni cardiache di base. Un risultato che testimonia la maturità raggiunta nella stampa di tessuti complessi e offre una prospettiva concreta per terapie su misura.

Momento di confronto e visioni future
Accanto alla premiazione si è svolta una tavola rotonda con Naomi Nathan di mga eV, Karsten Heuser di Siemens Digital Industry e Dirk Simon di Simon-in-AM-Consulting. I relatori hanno condiviso criteri di valutazione, suggerito strategie per rafforzare la collaborazione tra centri di ricerca e aziende e tracciato le tendenze che caratterizzeranno la prossima decade del manufacturing additivo. È emersa l’importanza di spingere verso una standardizzazione delle procedure e l’adozione di protocolli comuni per accelerare il trasferimento delle innovazioni dal laboratorio alla produzione su larga scala.

Il valore del networking e della community
Simone e Christoph Völcker, ideatori della 3D Pioneers Challenge, hanno sottolineato come il vero motore dell’iniziativa sia la community. In dieci anni si è creata una rete internazionale di professionisti, ricercatori e imprenditori che si incontrano regolarmente per scambiarsi esperienze e competenze. Il contatto diretto tra partecipanti di vecchia e nuova data ha favorito la nascita di collaborazioni concrete, progetti congiunti e spin-off, a conferma dell’efficacia di un modello basato sulla condivisione e sul confronto aperto.

Decimo anniversario della 3D Pioneers Challenge a rapid.tech 3D
La 3D Pioneers Challenge ha celebrato dieci anni di attività durante rapid.tech 3D a Erfurt, richiamando professionisti e appassionati della manifattura additiva da tutto il mondo. L’edizione 2025 aveva per tema “Dove ha portato il viaggio? – Uno sguardo ai pionieri del passato e ai loro attuali impulsi per il futuro” e si è articolata in una serie di iniziative volte a raccontare l’evoluzione del settore e a incentivare nuove collaborazioni tra ricerca e industria.

Mostra dei finalisti: uno sguardo alle tendenze globali
Tra gli spazi espositivi più apprezzati c’è stato quello dedicato ai 33 progetti finalisti, aziende e team provenienti da Israele, Svizzera, Paesi Bassi, Regno Unito, Austria, Italia e Portogallo. Ogni partecipante ha illustrato, con modelli e prototipi, soluzioni che spaziano dall’impiego di polimeri tecnici rinforzati a componenti metallici prodotti tramite sinterizzazione laser, fino a dispositivi biomedicali e sistemi di monitoraggio ambientale. La varietà di applicazioni ha messo in luce le direzioni che il comparto AM sta seguendo, con particolare attenzione a processi tanto complessi quanto scalabili.

Emozioni e ricordi allo stand 3DPC
Allo stand ufficiale della 3D Pioneers Challenge sono state proiettate sequenze fotografiche e video dei primi dieci anni di attività, ripercorrendo le sfide affrontate dai concorrenti, i momenti di networking e i progetti che hanno segnato tappe fondamentali nell’evoluzione della stampa 3D. Visitatori e partecipanti si sono ritrovati a commentare le immagini dei prototipi storici e a condividere aneddoti sulle collaborazioni nate grazie al contest.

“Pioniere del decennio”: il cuore biostampato vince il titolo
Nel corso della serata di premiazione è stato assegnato il riconoscimento “Pioniere del decennio” al DVIR Lab di Tel Aviv, guidato da Hadas Oved e Itai Cabilly. Il team ha presentato un cuore umano prodotto con tecniche di biostampa 3D a partire da cellule staminali, un progetto che coniuga struttura biomimetica e capacità rigenerative, offrendo un esempio concreto di come le tecnologie additive possano rivolgersi a esigenze mediche di grande rilevanza. La giuria ha elogiato l’integrazione tra biotecnologia e design dei tessuti, sottolineando l’impatto potenziale di organi sintetici per la medicina personalizzata.

Un brindisi al passato e al futuro con “Print A Drink”
Seguendo un’idea nata nel 2017, allo stand di 3D Pioneers Challenge era presente “Print A Drink”, un sistema in grado di produrre cocktail servendosi di componenti stampati in 3D. La dimostrazione pratica ha unito intrattenimento e tecnologia, trasformando la degustazione in un’esperienza interattiva e festosa per celebrare il traguardo decennale insieme ai vincitori.

Premiazione in grande stile allo stadio Steigerwald
La cerimonia finale si è svolta nell’atmosfera suggestiva dello stadio Steigerwald, dove il direttore di rapid.tech 3D Michael Kynast, l’ex ministro Wolfgang Tiefensee e il primo ministro della Turingia Mario Voigt hanno consegnato al DVIR Lab l’Anniversary 3DPC Trophy, ideato da Ross Lovegrove in collaborazione con Hyperganic e Materialise. Come ulteriore riconoscimento, il team vincitore contribuirà con un capitolo esclusivo al volume “Pushing Boundaries”, in uscita nell’ottobre 2025 per avedition Verlag, che raccoglierà i progetti più significativi dell’ultimo decennio e offrirà spunti sulle sfide future.

Tavola rotonda sulla valutazione e sviluppo del settore
Prima delle premiazioni, Naomi Nathan di mga eV, Karsten Heuser di Siemens Digital Industry e Dirk Simon di Simon-in-AM-Consulting hanno animato un dibattito sul ruolo della Challenge come catalizzatore di innovazione. I giurati hanno discusso le fasi di selezione dei progetti, hanno evidenziato i progressi tecnologici più significativi e hanno invitato i presenti a immaginare come la stampa 3D, insieme all’intelligenza artificiale e a soluzioni sostenibili, potrà trasformare la manifattura nei prossimi dieci anni.

La forza di una community in crescita
Simone e Christoph Völcker, fondatori della 3D Pioneers Challenge, hanno concluso l’evento sottolineando come il vero valore della manifestazione risieda nella rete di creativi, ricercatori e imprenditori che si incontrano ogni anno. La condivisione di idee e competenze ha generato progetti concreti e partnership durature, dimostrando che la sfida intesa come scambio aperto contribuisce a definire i contorni di un futuro in cui la produzione additiva sarà sempre più pervasiva.

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Di Fantasy

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