I candidati per la TCT Hall of Fame 2025: sei figure chiave della manifattura additiva
La TCT Hall of Fame è un riconoscimento riservato a coloro che hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo delle tecnologie di stampa 3D e manifattura additiva, attraverso anni di lavoro dedicati alla ricerca, all’innovazione, alla consulenza e alla diffusione delle conoscenze in questo settore.
Nel 2025, sei nuovi professionisti sono stati selezionati come candidati per l’inserimento in questa lista che onora coloro che hanno avuto un impatto duraturo e concreto sull’evoluzione della stampa 3D industriale. Le candidature sono state proposte dai membri della giuria dei TCT Awards, composta da esperti e figure di riferimento del settore.
I vincitori saranno annunciati durante la cerimonia di premiazione dei TCT Awards il 4 giugno 2025, dove verranno ufficialmente inseriti nella Hall of Fame, accanto ai diciassette già presenti, tra cui investitori, scienziati, utilizzatori e promotori delle tecnologie additive.
Di seguito un approfondimento sui sei candidati di quest’anno.
Jennifer A. Lewis – Ricercatrice e specialista in materiali per la stampa 3D
Jennifer Lewis è un punto di riferimento nella ricerca sui materiali applicati alla stampa 3D. Docente ad Harvard, ha portato avanti studi fondamentali sulla fabbricazione digitale di materiali soffici, ambito che ha permesso lo sviluppo di tecnologie per la produzione di tessuti biologici e componenti elettronici stampati. Le sue ricerche hanno fornito le basi per la nascita di diverse startup che operano nel settore delle biotecnologie e della stampa 3D applicata alla medicina. La sua attività ha contribuito ad ampliare le potenzialità dell’additive manufacturing, spostando il focus dall’uso tecnico-industriale verso ambiti come la biofabbricazione.
Neil Hopkinson – Inventore del processo di sinterizzazione ad alta velocità
Neil Hopkinson è noto per aver ideato il processo di High Speed Sintering (HSS), una tecnologia che consente la produzione additiva di oggetti con materiali termoplastici a una velocità compatibile con la produzione industriale. Questo metodo è stato sviluppato nel corso di due decenni di attività accademica e ha generato importanti risultati in termini di applicazioni commerciali. I brevetti associati al processo HSS hanno generato un volume economico superiore al miliardo di sterline. Dal 2016 Hopkinson ha continuato la sua attività presso Xaar 3D, poi acquisita da Stratasys, dove ricopre il ruolo di Vicepresidente per le tecnologie AM. La sua visione ha permesso di integrare la sinterizzazione in contesti produttivi complessi, contribuendo alla diffusione di macchinari di alto livello in tutto il mondo.
Pat Warner – Esperto di applicazioni industriali e promotore dell’adozione dell’AM
Pat Warner ha iniziato la sua carriera nella scuderia Benetton di Formula 1, dove ha introdotto la stampa 3D in un ambito in cui velocità, precisione e sperimentazione sono elementi fondamentali. Nel 1998, Warner ha iniziato a utilizzare la stereolitografia, tecnica che ha applicato inizialmente alla prototipazione per poi estenderla agli strumenti di produzione e a componenti montati direttamente sui veicoli da corsa. Il suo contributo è stato determinante per convincere il mondo delle alte prestazioni a investire in queste tecnologie, trasformando l’additive manufacturing in una risorsa affidabile anche per la produzione finale, oltre che per la fase di sviluppo. Attraverso un costante impegno nella divulgazione e nella consulenza, Warner ha favorito la diffusione delle tecnologie additive in diversi settori industriali.
Sheku Kamara – Coordinatore di ricerca applicata e promotore dell’innovazione
Sheku Kamara ricopre il ruolo di Dean of Applied Research presso la Milwaukee School of Engineering. La sua attività si concentra sulla connessione tra ricerca universitaria e applicazioni pratiche, con particolare attenzione alle tecnologie additive. Attivo nel settore della stampa 3D dal 1996, Kamara ha sempre sostenuto l’importanza di una formazione tecnica mirata e di una cooperazione tra istituzioni accademiche e industria. Ha partecipato a numerosi comitati tecnici e consultivi, portando il punto di vista della ricerca in contesti decisionali. Il suo lavoro ha contribuito a creare un ponte tra innovazione e applicazione, rendendo le tecnologie additive più accessibili e concretamente implementabili.
Todd Grimm – Consulente, divulgatore e analista del settore AM
Con oltre trent’anni di esperienza nel settore, Todd Grimm è conosciuto per la sua attività di consulente indipendente attraverso la sua società T.A. Grimm & Associates. La sua capacità di analizzare criticamente le tendenze e le tecnologie emergenti ha fatto di lui una voce autorevole nell’ambito della manifattura additiva. Grimm ha pubblicato numerosi articoli tecnici, partecipato a conferenze internazionali e affiancato aziende nella scelta e nell’adozione di soluzioni additive adatte ai propri processi. Il suo lavoro si distingue per l’approccio pragmatico e per l’attenzione agli aspetti operativi, commerciali e tecnologici che definiscono l’efficacia di una soluzione AM nel contesto produttivo reale.
Wilhelm Meiners – Ideatore della fusione laser su letto di polvere per metalli
Wilhelm Meiners ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo di una delle tecnologie cardine per la stampa 3D dei metalli: la Laser Powder Bed Fusion (PBF-LB/M). Durante il suo percorso di dottorato presso il Fraunhofer Institute for Laser Technology, Meiners ha messo a punto un metodo che ha trasformato la prototipazione rapida in un processo adatto anche alla produzione. Nei due decenni successivi, si è dedicato allo sviluppo di macchinari e applicazioni capaci di rispondere alle esigenze di settori come l’aerospaziale, il biomedicale e l’automotive. Il suo lavoro ha contribuito in modo concreto alla diffusione delle tecnologie a letto di polvere, oggi ampiamente impiegate nella produzione di componenti metallici complessi.
Un riconoscimento al contributo collettivo per il progresso della manifattura additiva
Il TCT Hall of Fame non celebra solo i risultati individuali, ma anche il contributo collettivo di una comunità che ha reso possibile il passaggio della stampa 3D da tecnica sperimentale a tecnologia produttiva consolidata. I sei candidati del 2025 rappresentano ambiti diversi – dalla ricerca accademica alla consulenza industriale, dall’innovazione tecnologica alla promozione culturale – ma sono accomunati da una visione condivisa: quella di un’industria che continua a evolversi attraverso la collaborazione tra competenze diverse.
La cerimonia del 4 giugno offrirà l’occasione per riconoscere questi percorsi e per celebrare anche altri premi assegnati nel campo delle tecnologie additive, tra cui quelli dedicati alle applicazioni, all’innovazione femminile nella stampa 3D e ai giovani talenti emergenti.
