LZH a Formnext 2025: dalla ricerca sui materiali alla produzione agricola

Il Laser Zentrum Hannover e.V. (LZH) utilizza Formnext 2025 a Francoforte per ribadire il proprio ruolo di partner di sviluppo per la produzione additiva industriale. Al padiglione 12.0, stand C22, nel contesto dello stand congiunto dei Länder Brema e Assia, il centro tedesco mostra una filiera che parte dalla ricerca sui materiali e arriva a dimostratori applicativi pronti per l’industria, con particolare attenzione a componenti leggeri e soluzioni per l’agricoltura.  


Leghe di magnesio e vetro: materiali “difficili” portati nella stampa 3D

Uno dei filoni forti di LZH è lo sviluppo di processi per materiali complessi, in particolare le leghe di magnesio. Questi materiali, grazie alla bassa densità e alla biocompatibilità, sono interessanti per componenti leggeri in ambito medico (per esempio impianti temporanei o strutture per l’ortopedia) e in settori dove il rapporto peso/resistenza è strategico. Al Formnext 2025 l’istituto presenta componenti in magnesio realizzati con processi laser su letto di polvere, collegati ai risultati di progetti che hanno dimostrato come sia possibile aumentare in modo marcato la produttività e migliorare resistenza alla corrosione e all’usura di queste leghe.  

Accanto ai metalli, LZH lavora su componenti in vetro stampati in 3D, campo ancora di nicchia ma con forte interesse per ottica, fotonica e sensori. Attraverso processi laser specifici su polveri o preforme, il centro esplora la possibilità di ottenere superfici ottiche complesse, canali integrati per la guida della luce e strutture meccaniche in vetro difficile da produrre con metodi convenzionali di formatura o molatura. 


Sistemi speciali e processi in atmosfera quasi priva di ossigeno

Per rendere industrialmente sfruttabili questi materiali, LZH non si limita alla parte di processo ma progetta anche impianti su misura. Tra le soluzioni mostrate alla fiera ci sono sistemi pensati per la produzione in atmosfere quasi prive di ossigeno, che riducono al minimo l’ossidazione di metalli sensibili come il magnesio e migliorano la qualità di superfici e giunti. Questi approcci si collegano ai lavori già divulgati da LZH sulla saldatura e sulla stampa 3D “senza ossigeno”, dove l’istituto ha dimostrato come camere e atmosfere controllate possano alzare il livello qualitativo dei componenti metallici. Un altro tassello è lo sviluppo di testine di processo dedicate per il laser cladding (laserauftragschweißen), ottimizzate per lavorare sia componenti grandi sia dettagli complessi in modo direzionalmente indipendente. Queste testine consentono di applicare strati funzionali su materiali base più economici, creando rivestimenti anti-usura o resistenti alla corrosione solo dove serve, e aprono la strada a geometrie che combinano strutture portanti e superfici ingegnerizzate in un unico flusso di lavoro.  


Riparazione additiva: estendere la vita di macchine, turbine e mezzi agricoli

Nel percorso verso una produzione più sostenibile, LZH punta molto sulle strategie di riparazione additiva. Con il laser cladding e con varianti come l’einkristallines Auftragschweißen (apporto di materiale a struttura quasi monocristrallina su superleghe) è possibile riparare componenti sottoposti a forti sollecitazioni – pale di turbina, parti di macchine agricole, organi di trasmissione – ripristinando zone usurate o danneggiate invece di sostituire l’intero pezzo. 

Queste tecniche trovano spazio in aeronautica, energia e macchine industriali, ma LZH sottolinea anche il potenziale per la cantieristica navale e per impianti situati in luoghi difficili da raggiungere. La possibilità di intervenire “sul campo” con sistemi laser mobili o modulari riduce tempi di fermo e costi logistici, e si integra con strategie di manutenzione predittiva basate su monitoraggio e dati di esercizio.  


Agricoltura e PMI: 3D printing come strumento pratico, non solo prototipi

Una parte centrale del messaggio di LZH a Formnext 2025 riguarda le piccole e medie imprese, il mondo artigiano e l’agricoltura. Grazie al progetto Niedersachsen ADDITIV – Zentrum für Additive Fertigung, il centro lavora da anni con aziende della Bassa Sassonia per introdurre il 3D printing in modo concreto, con format di formazione, consulenze neutralI rispetto ai produttori e casi applicativi che vanno dalle riparazioni alla produzione di piccole serie. 

In ambito agricolo, le attività congiunte di LZH e Niedersachsen ADDITIV mostrano come il 3D printing possa supportare sia la manutenzione sia l’ottimizzazione dei processi: la produzione rapida di ricambi per macchine agricole, la realizzazione di attrezzi personalizzati e l’applicazione di strati protettivi su parti sottoposte a forte usura sono già stati dimostrati con casi reali. Tra gli esempi figurano soluzioni per rendere più efficiente la distribuzione del seme e modifiche mirate ad attrezzature esistenti, sviluppate insieme ad agricoltori che sperimentano direttamente in campo. 


Dalla fiera ai progetti: consulenza, finanziamenti e trasferimento tecnologico

Oltre alle tecnologie in sé, Laser Zentrum Hannover e.V. utilizza Formnext 2025 per rafforzare il proprio profilo di partner di sviluppo per aziende di diverse dimensioni. Allo stand, il team offre colloqui su:

  • come integrare la produzione additiva nei flussi esistenti (metalli, polimeri, vetro);

  • quali componenti ha senso realizzare o riparare in modo additivo;

  • quali programmi di finanziamento regionali (come quelli della Bassa Sassonia) ed europei possono sostenere i progetti;

  • quali percorsi formativi e di aggiornamento sono disponibili tramite la LZH Laser Akademie e la piattaforma Niedersachsen ADDITIV.

In questo modo, la presenza a Formnext 2025 non si esaurisce nella vetrina di dimostratori tecnologici, ma diventa un punto di ingresso per aziende che vogliono passare da singoli test applicativi a una vera strategia di produzione additiva e manutenzione basata sul 3D printing, con un occhio sia alla competitività sia all’uso più efficiente delle risorse

 

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Di Fantasy

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