La diagnosi del CEO di JPMorgan
Intervenendo a Dublino due settimane fa, Jamie Dimon ha avvertito che il PIL europeo è sceso dal 90 % al 65 % di quello statunitense nell’arco di un decennio. A suo giudizio, la frammentazione del mercato interno, la carenza di investimenti industriali e l’assenza di un piano fiscale comune stanno costando competitività alle imprese del continente.
Il collegamento con la manifattura additiva secondo Fabbaloo
In un editoriale pubblicato oggi, Fabbaloo evidenzia che la debolezza messa in luce da Dimon si riflette già nell’additive manufacturing: fra il 2021 e il 2024 l’Europa ha perso circa 12 punti di market-share sui sistemi AM installati, passata dal 38 % al 26 % globale, mentre Nord America e Cina hanno accelerato spesa pubblica e M&A settoriali. Il portale richiama casi emblematici come la cessione del ramo AM di Trumpf a un fondo di private equity tedesco, segno di disimpegno da parte di gruppi storici.
Fattori strutturali che frenano l’Europa dell’AM
Ostacolo | Effetto sul settore 3D printing | Possibili contromisure |
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Costo energia elevato | Incide fino al 18 % sul COGS di polveri metalliche, spingendo gli OEM a importare da USA e Asia | Contratti PPA rinnovabili, reti microgrid in cluster industriali |
Normative divergenti tra Stati membri | Ritarda la certificazione seriale di parti medicali e aerospaziali | Mutuo riconoscimento CE con linee guida additive unificate |
Finanziamento frammentato | Start-up high-capex faticano a superare la fase pilota | Fondo europeo di € 800 mld/anno proposto da Mario Draghi per la transizione industriale |
Azioni concrete suggerite dagli analisti
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Crediti d’imposta su macchinari PBF e Binder Jet analoghi all’Investment Tax Credit USA, per attirare produzioni di polveri e service bureau.
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Programma di procurement con clausole “Made in EU” per difesa, energia e sanità, così da garantire domanda minima sulle prime serie produttive.
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Finanziamento della formazione: moduli AM nei piani Erasmus+ e master tecnici, per ridurre il gap di competenze su design-for-additive e simulazione.
Segnali di reazione
Nel frattempo, Germania e Francia stanno cofinanziando un centro congiunto di qualificazione materiali (€ 120 M) mentre i Paesi Bassi hanno appena varato incentivi destinati alla metallurgia additiva per l’energia offshore. Tuttavia, senza coordinamento UE, gli sforzi rischiano di rimanere iniziative isolate che non bastano a invertire il trend citato da Dimon.
