La NASA collaborerà con sette aziende statunitensi al fine di soddisfare le future esigenze nel settore commerciale e governativo, contribuendo a favorire il volo spaziale umano e l’economia degli Stati Uniti nell’orbita terrestre bassa. Tra queste aziende rientra anche ThinkOrbital, una società specializzata nella manifattura additiva.
L’iniziativa Collaborations for Commercial Space Capabilities-2 (CCSC-2) supporta gli sforzi nello spazio commerciale attraverso l’esperienza e i dati della NASA, tramite accordi Space Act non finanziati.
Le società selezionate includono Blue Origin, Northrop Grumman Systems Corporation, Sierra Space Corporation, Space Exploration Technologies Corporation, Special Aerospace Services, ThinkOrbital Inc. e Vast Space LLC.
“È incoraggiante vedere le aziende investire il loro capitale in capacità spaziali commerciali innovative e abbiamo notato che questo tipo di partnership beneficia sia del settore privato che della NASA”, ha dichiarato Phil McAlister, direttore dello spazio commerciale presso la sede centrale della NASA a Washington, DC. “Le aziende possono sfruttare la vasta conoscenza ed esperienza della NASA, mentre l’agenzia può essere un futuro cliente per le capacità incluse negli accordi. In definitiva, questi accordi promuoveranno una maggiore concorrenza per i servizi e più fornitori di capacità spaziali innovative”.
I progetti comprendono lo sviluppo di capacità per il trasporto spaziale commerciale, capacità autonome e robotiche per la ricerca scientifica e la produzione commerciale, infrastrutture e strutture spaziali, nonché tecnologie per la manutenzione e la mobilità nello spazio.
Il sostegno della NASA per una solida economia nell’orbita terrestre bassa mira a stimolare la crescita economica attraverso la creazione di nuovi mercati spaziali. Da decenni, la NASA ha sostenuto la presenza continua degli Stati Uniti nell’orbita terrestre bassa e mira a creare un mercato in cui la NASA sia solo uno dei tanti clienti e il settore privato assuma un ruolo di leadership.