L’Università di Heidelberg ha potenziato la propria infrastruttura di ricerca grazie alla stampante 3D microArch S140, sviluppata da Boston Micro Fabrication (BMF). Questo dispositivo, basato sulla tecnologia di microstereolitografia a proiezione (PμSL), consente di realizzare microcomponenti con un’elevata precisione e superfici estremamente lisce. Tali caratteristiche risultano fondamentali per applicazioni avanzate come la microfluidica. La stampante è operativa dal settembre 2023 presso la Microfluidics Core Facility, parte dell’Istituto per l’ingegneria dei sistemi molecolari e i materiali avanzati (IMSEAM), inaugurato nel 2022.
Ricerca all’avanguardia nell’IMSEAM
L’IMSEAM si occupa di sviluppare nuovi materiali e tecnologie molecolari, supportando numerosi progetti di ricerca attraverso la produzione di chip microfluidici e “Organs on a Chip”. Dopo un’attenta valutazione di mercato, l’università ha scelto il microArch S140 per le sue capacità uniche.
“La nostra priorità era stampare canali estremamente stretti con pareti lisce, evitando la formazione di turbolenze,” ha spiegato il Dr. Sadaf Pashapour, Project Manager della Core Facility. “Solo la tecnologia BMF è riuscita a soddisfare pienamente le nostre esigenze.”
Caratteristiche del microArch S140
Il microArch S140 è un modello desktop compatto che garantisce una risoluzione di 10 micron, permettendo la creazione di microstrutture complesse. “Questo dispositivo offre risultati di altissima qualità, con superfici perfettamente lisce, essenziali per i sistemi microfluidici,” ha sottolineato il Dr. Pashapour. La precisione della tecnologia PμSL consente di ottenere componenti conformi agli standard richiesti, migliorando la funzionalità e l’affidabilità dei dispositivi realizzati.
Prospettive future
Oltre alla resina solida attualmente utilizzata, il team di ricerca prevede di sperimentare nuovi materiali elastici, ideali per lo sviluppo di organi sintetici come un “polmone su chip”. Questa evoluzione potrebbe aprire nuove possibilità nel campo della microfluidica e della medicina rigenerativa, rafforzando ulteriormente il ruolo dell’Università di Heidelberg nella ricerca tecnologica avanzata.