Potenziamento dell’area stampa 3D presso The Rivet
Il centro per l’innovazione e l’istruzione The Rivet di State College (Pennsylvania) ha ampliato la propria dotazione tecnica con l’aggiunta di due nuove stampanti FDM Bambu H2D. Grazie a un contributo di 10.000 dollari offerto da New Pig Corporation, gli studenti e i membri della comunità locale avranno ora accesso a dispositivi in grado di realizzare manufatti di maggiori dimensioni e complessità, aprendo la strada a progetti didattici e imprenditoriali più articolati.
Caratteristiche delle stampanti Bambu H2D
I modelli H2D adottano la tecnologia Fused Deposition Modeling, in cui un filamento termoplastico viene estruso a strati sovrapposti per costruire l’oggetto. Rispetto alle macchine precedenti, queste unità vantano:
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Volume di costruzione superiore, per prototipi di dimensioni maggiori”;
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Risoluzione di movimento fino a 5 micron, che assicura dettagli precisi e superfici più uniformi;
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Sistema di doppia estrusione, utile per combinare materiali diversi o per realizzare supporti solubili;
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Velocità di stampa potenziata, grazie a un meccanismo di alimentazione ottimizzato e a una struttura in grado di sostenere velocità elevate senza compromettere la qualità.
Impatto sul programma formativo di The Rivet
Dal suo lancio, The Rivet ha favorito incontri tra insegnanti, studenti e professionisti, promuovendo laboratori su robotica, elettronica, falegnameria e laser cutting. L’integrazione delle Bambu H2D nel reparto stampa 3D colma la lacuna su progetti che richiedono parti ingegnerizzate o scocche prototipali con geometrie complesse. Gli utenti potranno sperimentare processi di design e prototipazione rapida simili a quelli delle imprese di ingegneria, apprendendo le best practice per l’ottimizzazione della resistenza meccanica e della finitura superficiale.
Collaborazioni e sostegno di New Pig Corporation
New Pig, realtà nota per soluzioni di contenimento e assorbimento di sversamenti industriali, ha inserito il supporto all’istruzione tecnica nel proprio piano di responsabilità sociale. Il contributo a The Rivet si inserisce in un progetto più ampio che include borse di studio, workshop itineranti e forniture di materiali didattici. “Investire nelle competenze pratiche di domani significa creare opportunità per l’intera regione”, ha dichiarato Clark Stapelfeld, CEO di New Pig Corporation.
Sinergia con Discovery Space e ampliamento delle attività
Michele Crowl, direttrice esecutiva di Discovery Space – un altro polo educativo di State College dedicato alle STEM –, ha sottolineato come le nuove stampanti portino il reparto 3D di The Rivet allo stesso livello delle attrezzature professionali già disponibili nella falegnameria e nell’area laser. Questa allineamento apre possibili percorsi congiunti, in cui si uniscono lavorazioni su legno, taglio di materiali plastici e compositi stampati in 3D, fino a realizzare installazioni interattive e prototipi destinati a mostre o fiere tecnologiche.
Il ruolo della stampa 3D nel contesto educativo e produttivo
La tecnologia FDM rappresenta un passaggio chiave tra l’ideazione e la produzione funzionale. Negli ultimi anni, istituti tecnici e università hanno integrato laboratori dedicati alla stampa 3D per formare studenti in grado di progettare componenti meccanici, dime di montaggio e persino parti elettriche con inglobamento di componenti. The Rivet, potenziato dalle Bambu H2D, potrà offrire corsi specifici su slicing avanzato, scelta dei filamenti (PLA, PETG, ABS, nylon, materiali compositi con fibre di carbonio) e calibrazione di parametri meccanici quali temperatura, velocità e retrazione.
Prospettive per la comunità del “Happy Valley”
L’arrivo di queste stampanti permette di accogliere proposte da startup locali e maker che, in passato, uscivano dai limiti dimensionali delle macchine disponibili. Nei prossimi mesi, il calendario di The Rivet includerà hackathon, giornate di open lab e incontri con aziende del settore additive manufacturing. L’obiettivo è creare un ecosistema in cui formazione, sperimentazione e sviluppo di impresa si alimentino reciprocamente, sostenendo la transizione verso produzioni più agili e personalizzate.
