Un approccio innovativo alla ricerca sul cancro
I ricercatori dell’Henry Royce Institute e dell’Università di Manchester stanno utilizzando la stampa 3D per creare modelli ossei realistici destinati alla ricerca sul cancro. Questo metodo permette di ridurre significativamente l’uso di animali negli esperimenti, offrendo condizioni controllabili per studiare il comportamento delle cellule tumorali. In particolare, l’obiettivo è analizzare come il cancro al seno si diffonde nel tessuto osseo.

Strutture ossee realistiche a basso costo
Utilizzando stampanti 3D FDM economiche, i ricercatori hanno sviluppato scaffold composti da acido poli(lattico-co-glicolico) (PLGA) e idrossiapatite (HA), materiali che imitano le proprietà minerali del tessuto osseo naturale. Questa tecnica dimostra che non è necessario utilizzare costose biostampanti per produrre modelli adeguati. Questa accessibilità potrebbe rendere la ricerca più democratica, abbattendo le barriere economiche che spesso limitano i laboratori.

“Stiamo essenzialmente creando un ‘osso in un guscio’ grazie alla tecnologia di stampa 3D,” spiega Fatih Eroglu. “Costruiamo una versione miniaturizzata del tessuto osseo per studiare le cellule tumorali in un ambiente controllato.”

Combattere il cancro con modelli cellulari avanzati
L’innovazione principale risiede nella combinazione degli scaffold stampati in 3D con cellule mesenchimali del midollo osseo (BM-MSC). Queste cellule staminali, note per la loro capacità di differenziarsi in diversi tipi cellulari, vengono applicate agli scaffold. Grazie ai pori microscopici della struttura, le cellule possono muoversi, assorbire nutrienti e organizzarsi.

“È come fornire alle cellule l’ambiente ideale per svilupparsi in ciò di cui abbiamo bisogno,” continua Eroglu. “I nostri risultati preliminari mostrano che le cellule non solo sopravvivono, ma creano un ambiente realistico simile al tessuto osseo, perfetto per studiare le metastasi del cancro.”

Impatti futuri sulla ricerca e sui trattamenti
Questa tecnica ha il potenziale per rivoluzionare lo studio del cancro e lo sviluppo di nuovi farmaci. Riducendo l’utilizzo di animali nella ricerca, offre anche un metodo per studiare altre malattie legate al tessuto osseo.

“Non stiamo semplicemente costruendo impalcature,” conclude Eroglu, “ma stiamo creando nuovi strumenti per studiare malattie e testare trattamenti. Questo approccio può accelerare il progresso scientifico riducendo al contempo la necessità della sperimentazione animale.”

 

Di Fantasy

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