Le chirurgie del mascellare inferiore (estrazioni di terzi molari inclusi, resezioni per tumori, impianti in mandibole atrofiche, osteotomie ortognatiche) espongono il nervo alveolare inferiore a trazioni, compressioni o interruzioni. Le sequele più temute sono ipoestesia, parestesie e dolore neuropatico. La ricerca sta convergendo su impianti nervosi personalizzati — condotti di guida (nerve guidance conduits, NGC) e micro-scaffold — fabbricati con stampa 3D a risoluzione micrometrica, per allineare i monconi nervosi, dare segnali topografici all’assone e, quando necessario, veicolare molecole pro-rigenerative.

Che cosa sono (davvero) questi impianti e come si personalizzano
Gli NGC stampati in 3D possono integrare: (1) canali multipli che imitano i fascicoli del nervo mandibolare; (2) micro-solchi/allineamenti per orientare la crescita assonale; (3) pareti con porosità controllata per scambio di nutrienti; (4) chimica “biologics-free” per evitare fattori esogeni quando non necessari. Materiali tipici: idrogel elastici (GelMA/PEGDA), PCL/PLA e copolimeri FDA-compatibili; la stampa continua DLP o PµSL consente geometrie fini e riproducibili.

Perché sono interessanti proprio per la mandibola
Nella mandibola atrofica, anche impianti corti (4 mm) possono trasmettere carichi all’area del canale mandibolare: modelli numerici mostrano come distanza e angolazione influenzino lo stress sul nervo. Impianti nervosi su misura — posizionati contestualmente alla ricostruzione o alla lateralizzazione del nervo — offrono un ponte strutturato tra i monconi, con proprietà meccaniche tarate sul distretto.

Dati clinici di contesto e trend che aprono la strada
Le tecniche “nerve-sparing” assistite dal 3D (guide patient-specifiche, pianificazione e simulazione) stanno già riducendo complicanze neurosensoriali in procedure come la lateralizzazione del nervo alveolare (IANL) con inserimento implantare contestuale. Un case report con follow-up di 6,5 anni ha integrato modelli 3D e fattori di crescita concentrati (CGF) per proteggere il fascio vascolo-nervoso durante IANL. Parallelamente, simulatori open-source come RIANOS addestrano alla micro-riparazione del nervo alveolare su modelli stampati a basso costo. Queste evidenze creano un terreno favorevole all’adozione di NGC personalizzati anche nel mascellare.

Aziende e tecnologie in corsa (cosa esiste già e cosa arriva)
Sul fronte “piattaforme” e componenti:
Auxilium Biotechnologies sta testando clinicamente NeuroSpan Bridge, impianto per rigenerazione di nervi periferici prodotto anche in microgravità; lo studio NeuroSpan-1 prevede fino a 80 pazienti.
Boston Micro Fabrication (BMF) ha dimostrato stampi micro-solcati ad altissima risoluzione per condotti avanzati.
• Sul piano dei materiali e processi, review peer-reviewed descrivono pipeline additive per NGC multicanale e idrogel elastici con rilascio controllato.
Questi tasselli possono essere trasferiti a indicazioni mandibolari, dove il target è il nervo alveolare inferiore.

Integrazione nel workflow chirurgico maxillo-facciale
Un percorso tipico potrebbe includere: segmentazione su CBCT, progettazione del condotto nervoso su misura rispetto al decorso del canale mandibolare, fabbricazione additiva in materiale riassorbibile e intraoperatoria apposizione/innesto sotto ingrandimento, eventualmente insieme a guide osteotomiche e placche PSI. La letteratura su IANL computer-guidata e su guide di anestesia tronculare con indicatori 3D mostra che il distretto mandibolare è già “maturo” per soluzioni 3D integrate.

Limiti, sicurezza e prossime verifiche
Restano da definire: finestre ottimali di rigidità/elasticità del condotto per evitare compressione iatrogena, tassi di degradazione in cavità orale, gestione del biofilm, e metriche sensoriali standardizzate (2PD, EMG, sEMG) per confronti tra tecniche. Nuove conduits “biologics-free” in idrogel sintetici mostrano recuperi motori senza fattori esogeni in vivo, ma serviranno trial specifici per i nervi del distretto orale.

Che cosa cambia per pazienti e chirurghi
In scenari come:
• ricostruzioni con lembo di fibula e placche PSI;
• resezioni tumorali con rischio di gap nervoso;
• impianti in creste posteriori critiche,
gli NGC stampati in 3D promettono allineamento dei monconi, guida direzionale dell’assone e interfacce più “neuro-friendly” rispetto a tubi standard, con potenziale riduzione di parestesie post-operatorie. L’evoluzione delle guide e dei modelli 3D che già riducono gli errori vicino al canale mandibolare sostiene l’adozione di questi impianti.

Immagine generata AI

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Di Fantasy

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