Phase3D, una start-up, e DMG MORI, un fornitore di tecnologie di lavorazione, hanno avviato una collaborazione di ricerca per migliorare la produzione additiva basata su polveri. Concentrandosi sull’ispezione in situ, l’obiettivo principale è identificare le anomalie nel letto di stampa, permettendo una riduzione nei tempi di produzione e negli sprechi di materiale. Tale progresso potrebbe facilitare l’accesso a molte più aziende verso la produzione additiva.
Phase3D, con sede a Chicago, ha sviluppato la tecnologia d’ispezione in tempo reale per la produzione additiva basata su polveri, chiamata “Project Fringe”. DMG MORI, dall’altro lato, fornisce tecnologie avanzate di lavorazione. La loro collaborazione di ricerca è volta a combinare l’ispezione in situ e la produzione industriale per garantire una maggiore affidabilità basata su dati per la produzione additiva su larga scala.
La collaborazione si concentra sull’ispezione in situ e il suo impatto su anomalie del letto di stampa, come vibrazioni, danni alla lama del rivestimento, fusione impropria, schizzi, sporgenze ed errori di stampa o artefatti. “Project Fringe” di Phase3D ha lo scopo di rilevare queste anomalie, riducendo i tempi di consegna e lo spreco totale delle parti finali, aumentando la velocità di selezione dei parametri e indicando il momento ideale per ricalibrare la stampante 3D.
Nel febbraio 2023, Phase3D ha lanciato il suo programma di adozione anticipata per “Project Fringe”. Il sistema è stato installato sulla macchina LASERTEC 30 SLM di DMG MORI presso la Northwestern University di Evanston, Illinois.
Niall O’Dowd, fondatore e CEO di Phase3D, ha espresso entusiasmo per la collaborazione con DMG MORI, convinto che la combinazione delle competenze di entrambe le aziende aiuterà molte altre imprese a adottare la produzione additiva per la realizzazione di parti finali. Analogamente, Fred Carter, responsabile della ricerca e sviluppo presso DMG MORI Additive Solutions, ha affermato di essere entusiasta di collaborare con Phase3D per approfondire le potenzialità e i vantaggi dell’ispezione in situ.
La collaborazione tra Phase3D e DMG MORI rappresenta un passo importante nel settore della produzione additiva. L’ispezione in situ, resa possibile dal progetto “Project Fringe”, permette un controllo più accurato e tempestivo della stampa 3D, riducendo il rischio di errori e conseguenti sprechi di materiale. Questo si traduce in un aumento dell’efficienza del processo produttivo, un fattore cruciale per le aziende che operano in questo campo.
La combinazione delle competenze di Phase3D e DMG MORI promette di portare miglioramenti significativi nella produzione additiva su larga scala. L’obiettivo è fornire alle aziende strumenti più affidabili e precisi, che consentano di ridurre i tempi di produzione e migliorare la qualità del prodotto finale.
La collaborazione è inoltre un esempio di come l’innovazione e la ricerca possano contribuire a rendere la produzione additiva una tecnologia sempre più accessibile e conveniente. L’auspicio è che, grazie a iniziative come questa, un numero crescente di aziende possa beneficiare delle opportunità offerte dalla produzione additiva.
O’Dowd e Carter condividono un’ottimistica visione del futuro della produzione additiva. Sperano che la loro collaborazione possa dare un contributo significativo alla comprensione e all’implementazione dell’ispezione in situ, accelerando così l’adozione di questa tecnologia da parte delle aziende.
In conclusione, la cooperazione tra Phase3D e DMG MORI segna un importante progresso nel campo della produzione additiva. Grazie all’ispezione in situ, le aziende saranno in grado di migliorare l’efficienza del loro processo produttivo e di ridurre gli sprechi, rendendo la produzione additiva una soluzione sempre più vantaggiosa.