Contesto clinico e impatto della plagiocefalia
La plagiocefalia posizionale, conosciuta come flat head syndrome, interessa circa un neonato su cinque nel Regno Unito, in gran parte a causa delle pressioni esercitate sulla calotta cranica durante il sonno. Nella sua forma più lieve, la condizione si risolve spontaneamente con esercizi di posizionamento e fisioterapia; nei casi più marcati, tuttavia, è necessaria una correzione meccanica per guidare la crescita cranica in modo uniforme e prevenire asimmetrie durature.
Dal calco tradizionale al flusso digitale
Il Bristol Helmet Service del North Bristol NHS Trust ha abbandonato le tecniche convenzionali basate sul calco in gesso per passare a un processo completamente digitale. In primo luogo, la testa del bambino viene acquisita con uno scanner 3D a luce strutturata, ottenendo un modello virtuale ad alta risoluzione. Su questa nuvola di punti il team di scienziati ricostruttivi progetta in CAD un casco su misura, studiando spessori e zone di espansione per favorire la rimodellazione ossea durante la crescita.
Stampa e materiali biocompatibili
Per la produzione dei caschi si utilizza una stampante Stratasys J5 PolyJet, installata grazie al supporto di Tri-Tech 3D. Questo sistema deposita strati sottilissimi di resina Med610, un materiale certificato per il contatto prolungato con la pelle, che garantisce elasticità e resistenza all’usura quotidiana. Il processo PolyJet permette di creare superfici lisce e dettagli precisi, riducendo al minimo le operazioni di rifinitura e i tempi di consegna.
Workflow integrato e vantaggi operativi
Il passaggio al digitale ha permesso al Bristol Helmet Service di accorciare i tempi tra la scansione e la consegna del casco finito, riducendo da settimane a pochi giorni l’intero iter. La progettazione assistita al computer offre inoltre la possibilità di archiviare i modelli 3D, semplificando eventuali riadattamenti in caso di modifica della forma cranica. Il personale medico riceve una guida dettagliata per il corretto posizionamento e le istruzioni di cura, garantendo un follow-up strutturato.
Formazione e diffusione del modello
Oltre alla produzione su commissione per il North Bristol NHS Trust, il team guidato da Amy Davey conduce sessioni formative rivolte ad altri reparti ospedalieri e specialisti in tutto il Regno Unito. Grazie alla condivisione dei protocolli digitali e ai kit di avviamento per scanner e software, il servizio mira a estendere l’accesso al trattamento 3D-assistito anche in realtà con risorse più limitate.
Collaborazione tra NHS e settore privato
Nel lavoro congiunto tra North Bristol NHS Trust e Tri-Tech 3D, la definizione delle specifiche tecniche e la scelta delle configurazioni di stampa hanno seguito un approccio basato su analisi costo-beneficio e standard clinici. David Moore, consulente 3D print, evidenzia come la validazione continua delle performance tecniche della J5 e la formazione su manutenzione e materiali abbiano consolidato un modello operativo sostenibile all’interno del servizio sanitario.
