restor3d raccoglie 38 milioni di dollari per espandere la produzione di impianti ortopedici personalizzati tramite stampa 3D

L’azienda statunitense restor3d, attiva nel settore della tecnologia medica, ha ottenuto un finanziamento di 38 milioni di dollari al termine di un nuovo round di raccolta fondi. Tra gli investitori figurano sia sostenitori già esistenti sia nuovi partner finanziari, tra cui il fondo Summers Value Partners. Le risorse ottenute saranno destinate all’avvio commerciale di quattro nuove linee di impianti ortopedici interamente stampati in 3D, con lancio previsto tra il 2025 e il 2026.

L’operazione finanziaria rientra in una strategia volta a espandere la disponibilità clinica di soluzioni personalizzate nel campo dell’ortopedia, sfruttando le possibilità offerte dalla produzione additiva in combinazione con strumenti avanzati di progettazione algoritmica.


Un approccio integrato tra stampa 3D e design supportato dall’intelligenza artificiale

restor3d ha costruito la propria offerta attorno a un modello che unisce manifattura additiva e progettazione guidata da algoritmi di intelligenza artificiale. Questo approccio consente di realizzare impianti su misura per ogni paziente, modellati a partire dai dati anatomici specifici. L’obiettivo è migliorare la precisione dell’adattamento osseo, favorire una guarigione più efficace e semplificare il lavoro dei chirurghi grazie a geometrie ottimizzate per l’intervento.

Secondo Kurt Jacobus, CEO e co-fondatore dell’azienda, la missione fin dall’inizio è stata quella di trasformare la cura ortopedica proponendo soluzioni mirate e basate su dati individuali. L’impiego combinato di stampa 3D avanzata e di progettazione automatizzata consente all’azienda di intervenire su problematiche complesse legate alla mobilità, contribuendo al recupero funzionale dei pazienti.


Nuove linee di prodotto e tecnologie proprietarie per l’osso-integrazione

Tra i dispositivi che verranno introdotti sul mercato figurano:

  • un impianto per ginocchio con struttura porosa, progettato per essere impiantato senza uso di cemento, già approvato dalla FDA (Food and Drug Administration);

  • un impianto modulare per articolazione della caviglia, ottimizzato per l’inserimento attraverso accesso anteriore, che rappresenta una configurazione chirurgica sempre più diffusa.

Altri prodotti sono attualmente in fase di validazione regolatoria. Tutte le soluzioni si basano su una piattaforma tecnologica proprietaria, identificata con il nome di TIDAL, progettata per favorire l’integrazione tra impianto e tessuto osseo attraverso strutture microarchitettoniche personalizzabili.


Obiettivo: scalabilità produttiva e sostenibilità operativa

L’investimento appena ottenuto rappresenta un passaggio fondamentale nella strategia a lungo termine dell’azienda, orientata verso una crescita sostenibile anche dal punto di vista finanziario. L’azienda mira infatti a raggiungere un equilibrio positivo tra ricavi e costi operativi, ampliando nel contempo la propria capacità produttiva per rispondere alla domanda crescente di impianti ortopedici personalizzati.

restor3d intende inoltre consolidare la propria presenza nel mercato clinico attraverso una maggiore penetrazione nei segmenti specialistici che stanno adottando modelli di cura sempre più su misura, in particolare grazie al crescente utilizzo di tecnologie digitali nella pianificazione preoperatoria e nella progettazione di dispositivi impiantabili.


La stampa 3D come strumento per ridefinire la personalizzazione in ortopedia

Il modello operativo proposto da restor3d si colloca all’interno di un cambiamento più ampio nella medicina ortopedica, dove l’attenzione si sta spostando verso soluzioni sempre più adattabili al singolo paziente, abbandonando l’approccio standardizzato che ha caratterizzato il settore per decenni.

L’utilizzo della stampa additiva consente una progettazione libera da vincoli produttivi tradizionali, permettendo la creazione di impianti con geometrie complesse, ottimizzate per l’osteointegrazione, la distribuzione dei carichi e la compatibilità anatomica.

Questa combinazione tra personalizzazione digitale e produzione su richiesta posiziona restor3d tra gli attori che puntano a offrire soluzioni avanzate sia per la chirurgia primaria che per la revisione di impianti preesistenti, con l’intento di migliorare gli esiti clinici, ridurre le complicazioni post-operatorie e offrire al chirurgo maggiore controllo durante l’intervento.

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Di Fantasy

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