Estes presenta “Scorpio 3D”: il kit di razzimodellismo con parti stampabili in 3D
Estes Rockets ha introdotto Pro Series II™ Scorpio 3D, un kit ibrido che unisce componenti fisici tradizionali a file digitali per la stampa domestica delle parti chiave. Prezzo di listino: $39,99. Il target sono appassionati con un minimo di esperienza, interessati a sperimentare configurazioni aerodinamiche diverse senza colla o utensili.  

Cosa c’è nel kit e cosa si stampa a casa
Dopo l’acquisto si ottengono i file per stampare ogiva, fin can (corpo alette), giunto (coupler), ghiere di ritenzione motore maschio/femmina e sei profili di coda alternativi; nella scatola arrivano tubo corpo, tubo motore, cordino aramidico, shock cord, paracadute in ripstop da 24″ e decal.  

Estes indica PLA+, PETG o ABS, 3 linee di parete con ugello da 0,4 mm, infill 7% (gyroid) e brim ≥ 3 mm; non sono necessari supporti (a discrezione dell’utente). Per stampare l’ogiva in un unico pezzo serve un’altezza utile di almeno 260 mm; in alternativa si può suddividerla e incollarla. Sistema “twist-lock” per le alette: prove rapide, senza colla

Il fin can integra un anello di bloccaggio che consente di inserire/sostituire tre alette e di provare i sei profili inclusi (o varianti progettate dall’utente) per confrontare stabilità, quota e comportamento in volo. L’obiettivo è favorire l’apprendimento pratico e il test A/B di configurazioni aerodinamiche. 

Prestazioni dichiarate e compatibilità di lancio
Specifiche ufficiali: lunghezza 41,5″ (105,4 cm), diametro 2″ (51 mm), peso 12,9 oz (366 g), quota prevista fino a 1.000 ft (305 m) con motori E16-4 e F15-6. Recupero tramite paracadute 24″; compatibilità con aste da 1/4″ o binario 1010, quindi abbinabile a Pro Series II Launch Pad/Rail

Licenza d’uso dei file e contesto didattico
I file STL sono concessi con licenza d’uso limitata per scopi personali e non commerciali (redistribuzione e condivisione vietate). Estes propone anche una versione/contesto Education per attività STEM con accesso ai file e percorsi didattici dedicati.

Note pratiche di montaggio: attenzione all’anello di blocco

Le istruzioni raccomandano di separare con cautela l’anello di bloccaggio del fin can con un cutter affilato, rimuovere eventuali bave/brim e non far colare epossidica sull’anello (deve ruotare libero). Sono riportati orientamenti di stampa dei pezzi e passaggi di assemblaggio, inclusa la sequenza a epossidica per fin can e corpo.  

Perché interessa alla community della stampa 3D
Il modello rende stampabile l’insieme delle parti soggette a personalizzazione (ogiva, alette, ghiere), favorendo iterazioni rapide e riducendo i costi dei ricambi. La scelta è stata accolta anche dalla community maker, che ne sottolinea la valenza “learning-by-making”.

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Di Fantasy

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