Steakholder Foods: Rivoluzionare la Stampa 3D nella Produzione di Carne Coltivata
Steakholder Foods ha recentemente svelato la sua innovativa tecnologia di biostampa 3D e i bioinchiostri, rappresentando un importante passo avanti nella produzione di carne coltivata.
Al centro dell’attenzione c’è il nuovo SH Beef Steak Ink, sviluppato per funzionare con la tecnologia di biostampa proprietaria denominata Fusion, appositamente progettata per la produzione di carne coltivata. Questo inchiostro contiene estratti secchi di ingredienti e sottolinea l’impegno di Steakholder nel creare alternative etiche e realistiche alla carne tradizionale. Chef e produttori alimentari ora possono esplorare la creazione di tagli di carne su misura per soddisfare gusti specifici, con la promessa che il sapore di questa carne “stampata” possa eguagliare o persino superare quello della carne bovina tradizionale. Steakholder mira a far diventare l’inchiostro SH Beef Steak Ink uno standard del settore, rendendolo accessibile a una vasta gamma di aziende nel campo della carne coltivata.
Basandosi sul successo dell’inchiostro di pesce del marchio, SH Grouper Ink, Steakholder Food ha ampliato ulteriormente la sua gamma di bioinchiostri specializzati. L’azienda prevede di lanciare in futuro una serie di inchiostri destinati a replicare una varietà di specie, contribuendo alla sicurezza alimentare globale e soddisfacendo il palato di persone in tutto il mondo. Ad esempio, l’inchiostro SH Pork, progettato per la stampante Fusion utilizzata per creare carne di maiale, sarà annunciato presto.
Al cuore di questi progressi tecnologici ci sono le stampanti 3D di Steakholder, progettate specificamente per l’industria della carne coltivata e dei frutti di mare. Le biostampanti Fusion 3D ottimizzano i prodotti a base di carne attraverso un processo che estrude materiali in pasta tramite un piccolo ugello. Questa tecnica crea una struttura fibrosa che imita fedelmente le fibre naturali della carne. Le biostampanti 3D DropJet di Steakholder, invece, sono adatte per i prodotti ittici e utilizzano gel per costruire una struttura 3D. Queste stampanti specializzate sfruttano i bioinchiostri esclusivi di Steakholder Foods per garantire che la tecnologia riproduca fedelmente la consistenza della carne e dei frutti di mare.
Itamar Atzmony, Chief Engineering Officer di Steakholder Foods, ha commentato: “Stiamo rivoluzionando il futuro del cibo, una stampa alla volta, con i nostri inchiostri a base vegetale come tela e cellule coltivate come pennellate”.
In un certo senso, questo momento nella tecnologia alimentare può essere paragonato all’ascesa dei latti a base vegetale. Proprio come il latte di mandorle e il latte di soia hanno inizialmente affrontato lo scetticismo ma sono poi migliorati in termini di gusto e consistenza, anche le carni biostampate potrebbero seguire un percorso simile. Con ulteriori miglioramenti e innovazioni, ciò che sembra nuovo oggi potrebbe diventare una parte consolidata dell’industria alimentare del futuro.
Steakholder Foods sta stabilendo nuovi standard in questo settore di nicchia, offrendo due modelli all’interno di ciascuna categoria di tecnologia di biostampa. La serie Fusion comprende Fusion Pro, progettata per la produzione su larga scala con un sistema completamente automatizzato, mentre Fusion Lite è destinata alla ricerca e allo sviluppo, consentendo ai produttori di perfezionare le proprie capacità di stampa con il supporto di Steakholder Foods.