L’acquisizione di Thrustworks rafforza la manifattura additiva spaziale europea
The Exploration Company (TEC) ha annunciato l’acquisizione di Thrustworks Additive Manufacturing GmbH, azienda tedesca specializzata nella produzione additiva di componenti propulsivi avanzati per applicazioni spaziali e difesa. L’operazione integra all’interno di TEC un polo completo di progettazione, stampa 3D metallo, rivestimenti e controllo qualità, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare la resilienza della supply chain europea per i sistemi di propulsione ad alte prestazioni.
The Exploration Company: capsule Nyx, crescita industriale e presenza in tre Paesi UE
Fondata nel 2021 da Hélène Huby e da un team con esperienza in programmi europei come Orion-ESM, Ariane e ATV, The Exploration Company sviluppa veicoli spaziali orbitali riutilizzabili, le capsule Nyx Earth e Nyx Moon, pensate per missioni in orbita terrestre e verso la Luna. L’azienda ha sedi operative in Germania, Francia e Italia, con ulteriori uffici in Nord America e nella regione MENA, ed è una delle prime realtà europee ad aver firmato un Space Act Agreement con la NASA. Negli ultimi anni TEC ha consolidato il proprio profilo industriale con missioni dimostrative e una roadmap che prevede voli di lunga durata in orbita e, in prospettiva, servizi commerciali per carico e persone.
Thrustworks: un hub per leghe refrattarie e camere di spinta stampate in 3D
Thrustworks Additive Manufacturing GmbH è un service provider specializzato in manifattura additiva di leghe refrattarie e superleghe per applicazioni spaziali e ipersoniche. L’azienda ha aperto nel giugno 2025 un nuovo quartier generale con impianto produttivo presso l’aeroporto di Mönchengladbach, in Nordreno-Vestfalia, puntando esplicitamente ai mercati space e defence. La fabbrica integra le fasi di progettazione orientata all’AM, stampa 3D metallo, post-processo e collaudo, con particolare attenzione a camere di combustione e componenti critici per motori a razzo.
Materiali e processi: dal niobio C103 ai rivestimenti ossidazione-resistenti
Nella nota sull’acquisizione, The Exploration Company descrive Thrustworks come uno specialista “end-to-end” nella manifattura additiva di componenti aerospaziali, con competenze specifiche su metalli refrattari, rivestimenti resistenti all’ossidazione e realizzazione di camere di spinta altamente ingegnerizzate. In particolare, Thrustworks è indicata come una delle prime realtà ad aver commercializzato in Europa una capacità integrata di stampa e coating di camere di spinta in lega di niobio C103, utilizzate sia per thruster satellitari sia per applicazioni difesa. Il portafoglio materiali include, tra gli altri, leghe di niobio, nichel, titanio, acciai inossidabili e leghe di alluminio, pensate per ambienti termici estremi e cicli di carico severi.
Integrazione industriale in Nordreno-Vestfalia e rafforzamento della supply chain
Con questa acquisizione, TEC consolida la propria presenza industriale in Germania, aggiungendo al sito di Planegg (vicino a Monaco) un ulteriore polo produttivo in Nordreno-Vestfalia. L’obiettivo è integrare progettazione della propulsione, manifattura additiva di componenti “hot-section” e coating avanzati all’interno dello stesso gruppo, riducendo i rischi di dipendenza da fornitori extra-UE per materiali e processi critici. Le dichiarazioni dei fondatori di Thrustworks sottolineano la volontà di scalare le capacità produttive sul territorio e di contribuire a una catena di fornitura spaziale europea più resiliente, con nuove opportunità occupazionali e di investimento nell’area.
Un ecosistema AM già attivo: TRUMPF, Solukon e Leap 71
L’acquisizione di Thrustworks arriva in un contesto in cui The Exploration Company ha già costruito una rete di partner nella manifattura additiva. Con TRUMPF, TEC utilizza sistemi LPBF in metallo per produrre i componenti principali dei motori Huracán e Mistral destinati alle capsule Nyx, con avvio della produzione a Planegg a partire dalla primavera 2024 e con l’obiettivo di rendere il motore Huracán riutilizzabile e rifornibile in orbita con biometano e ossigeno. In parallelo, l’azienda ha installato sistemi di depolverazione automatizzata Solukon SFM-AT350-E con software SPR-Pathfinder per ottimizzare il post-processing e il recupero della polvere, e collabora con Leap 71 sull’ingegneria computazionale dei motori a razzo, utilizzando algoritmi per generare geometrie complesse ottimizzate per la stampa 3D. L’ingresso di Thrustworks completa questo quadro portando in casa competenze su leghe refrattarie e rivestimenti, in continuità con questa strategia di integrazione verticale della filiera AM.
Perché le leghe di niobio sono strategiche per la propulsione spaziale europea
La scelta di puntare su una capacità europea di stampa e rivestimento di camere di spinta in leghe a base niobio si inserisce in una tendenza più ampia: diversi programmi europei stanno infatti esplorando nuove leghe refrattarie (come la recente lega “Tanbium”, tantalio-niobio) proprio per motori a razzo e ugelli raffreddati rigenerativamente. Questi materiali permettono di lavorare a temperature molto elevate, aumentando la vita utile dei componenti e la riutilizzabilità dei motori, con un impatto diretto su costi operativi e competitività dell’industria spaziale. Portare questa competenza all’interno di TEC significa ridurre tempi di sviluppo, aumentare il controllo sui parametri di processo e allinearsi alle politiche di sovranità industriale e riduzione della dipendenza da leghe importate, in particolare per C103 e altre superleghe critiche.
Implicazioni per spazio e difesa: dalla propulsione satellitare ai thruster per applicazioni dual-use
Secondo le informazioni disponibili, le competenze di Thrustworks coprono sia thruster per satelliti e piccoli lanciatori, sia camere di combustione e componenti per applicazioni difesa e ipersoniche. In prospettiva, l’integrazione nel gruppo The Exploration Company potrebbe tradursi in un’offerta più ampia di soluzioni propulsive per clienti istituzionali e commerciali, con componenti prodotti in Europa e ottimizzati per cicli di riutilizzo e manutenzione ridotta. Al tempo stesso, l’accesso diretto a capacità produttive su leghe refrattarie e rivestimenti avanzati consente a TEC di sperimentare più rapidamente nuove architetture di motore, riducendo il rischio tecnologico e accorciando il time-to-market di future generazioni di motori per Nyx e per altri programmi.
