Vicenza mette in mostra il gioiello 3D
Fino al 23 gennaio, all’interno di Vicenzaoro, 32 designer italiani e stranieri esibiranno i loro gioielli realizzati con la tecnica del 3D printing.
“Intorno al futuro: 3D printing per il gioiello” è la mostra allestita fino al 23 gennaio all’interno di Vicenzaoro Winter in cui si esploreranno le potenzialità estetiche e di stile della stampa 3D. Grande tradizione artigianale italiana, l’arte orafa si apre, all’interno di una delle fiere più prestigiose, alla rivoluzionaria tecnica che sta prendendo sempre più piede.
La riflessione alla base di “Intorno al futuro” è anche legata ai materiali, all’abbandono dei costosi metalli preziosi per resine plastiche, senza rinunciare all’eleganza e alla portabilità dell’accessorio. È proprio questa la sfida principale dei produttori di gioielli 3D: produrre oggetti unici, belli, utilizzando materiali poco “nobili”. Per i maker il fascino sta nell’esplorazione delle forme attraverso la tecnica; per il mercato, un abbassamento di costi e prezzi che rende l’ornamento un oggetto accessibile.
La mostra nasce da un’ampia ricerca svolta dal Politecnico di Milano per Fiera di Vicenza sui nuovi materiali e sulle nuove tecnologie per il gioiello i cui esiti sono raccolti in un volume che accompagna l’esposizione. Secondo i promotori e gli organizzatori la frontiera del 3d printing muterà drasticamente il futuro del gioiello e non solo. L’influenza sul processo progettuale del designer e su quello produttivo è elevata, anche in ragione di quella ottimizzazione dei costi e dei tempi a cui si è fatto cenno.
Curata da Alba Cappellieri, professore di Design del Gioiello al Politecnico di Milano, la Mostra presenta i lavori di 32 designer internazionali provenienti, oltre che dall’Italia, da Stati Uniti, Israele, Taiwan, Olanda, Inghilterra, Giappone. Non tutti provenienti dal mondo dell’artigianato orafo.
Rimanendo all’interno dello stile, va ricordato che la tecnica tipografica tridimensionale permette una libertà quasi assoluta delle forme che l’artigianato tradizionale non permette. Se, scorrendo i lavori in mostra, Valentina Bruzzi si limita a reinterpretare un disegno semplice come la mezzaluna, il gallese Lovegrove imita i classici gioielli dorati, mentre risulta molto affascinante l’opera del collettivo AmniosyA che crea dei gioielli di finto tessuto in una mimesi quasi perfetta. In un terreno misto di Arte, Moda e design, gli altri progettisti in mostra sono Alessia Ansaldi, .bijouets, Gijs Bakker, Dana Bloom, Valentina Bruzzi; e poi Els Cuvelier, Patrick Durgin-Bruce, Orlando Fernandez Flores + Lucia De Conti, Odoardo Fioravanti, Michela Fornasari, Manuela Gandini e molti altri.
da lastampa.it