Blender 4.5 LTS: cosa cambia davvero con la nuova integrazione della SpaceMouse

Un aggiornamento concreto per chi modella, anima e prepara file per la stampa 3D
Blender 4.5 LTS è disponibile dal 15 luglio 2025 e riceverà manutenzione fino a luglio 2027. Con questa versione, 3Dconnexion annuncia un lavoro mirato sull’integrazione della SpaceMouse: l’obiettivo è rendere la navigazione in scene complesse più precisa e coerente in tutto l’ambiente di Blender. Le novità non arrivano da un laboratorio chiuso, ma da un confronto diretto con la comunità di utenti e con il team di sviluppo open source.  

Pannello NDOF riprogettato: impostazioni più chiare e meno tentativi a vuoto
Il cuore dell’aggiornamento è il pannello dedicato ai dispositivi NDOF (Non-Dominant Object Manipulation): ora i parametri di rotazione, zoom e traslazione sono presentati in modo più leggibile e consentono regolazioni fini senza dover scavare tra menù nascosti. Questo abbassa la barriera d’ingresso per chi usa la SpaceMouse la prima volta e offre a chi lavora ogni giorno con input 3D un controllo più granulare.  

Navigazione uniforme in tutti gli editor: non solo Viewport
La SpaceMouse non governa più solo il classico 3D Viewport: lo stesso comportamento è stato esteso a editor come Shader Editor e Geometry Node Editor. Questo significa che passare dal rigging al compositing o dalla modellazione alla gestione dei materiali non impone di “reimparare” la navigazione: i muscoli fanno la stessa cosa ovunque. 

Bug eliminati e risposta più stabile

Sono state chiuse falle nella rilevazione del movimento e nelle curve di risposta, problemi che in passato causavano movimenti imprevisti o lag intermittenti. L’eliminazione di queste incoerenze rende la SpaceMouse più prevedibile, soprattutto nelle scene con molte istanze o geometrie procedurali.  

LTS significa affidabilità: cosa porta Blender 4.5 oltre alla SpaceMouse
La sigla LTS garantisce due anni di fix. Tra le note ufficiali: deprecazione del supporto macOS Intel, ultimo giro per l’import/export Collada, incremento della versione minima del driver OptiX. Sul fronte creativo, il team indica miglioramenti a Grease Pencil, Geometry Nodes, Compositor ed EEVEE. Per chi prepara asset destinati alla manifattura additiva, la stabilità dei tool di modellazione e la coerenza dell’interfaccia nel lungo periodo sono un vantaggio: pipeline e script non devono essere ritoccati a ogni release “short term”. 

Impatto su workflow professionali: modellazione, simulazione, stampa 3D

  • Architettura e product design: la SpaceMouse aiuta a muoversi dentro volumi complessi; con un NDOF configurato bene, il passaggio da modellazione a shading è lineare.

  • Preparazione file per stampa 3D: la capacità di ispezionare mesh dense, controllare overhang o collisioni tra componenti nel Node Editor senza cambiare “linguaggio” di navigazione riduce errori prima dello slicing.

  • Formazione e laboratori: un pannello NDOF più semplice permette a scuole e fablab di introdurre dispositivi 3D senza ore dedicate solo alla configurazione.  

Consigli pratici di configurazione

  1. Apri Edit > Preferences > Input e raggiungi la sezione NDOF.

  2. Imposta separatamente sensibilità di rotazione e traslazione: spesso conviene avere movimenti lineari più lenti rispetto alle rotazioni per non “uscire” dalla scena.

  3. Salva preset diversi (modellazione organica, layout meccanici, revisione scene di stampa) e passa da uno all’altro in base al task.  

Prospettive: cosa aspettarsi dai prossimi update
3Dconnexion dichiara che il lavoro continuerà: altre migliorie sono già in pipeline. Per Blender, l’arrivo di Vulkan e l’evoluzione di Geometry Nodes potrebbero interagire con la gestione dell’input 3D in modo ancora più profondo. Gli utenti hanno un canale diretto per feedback, segno che l’approccio iterativo non si ferma a questa versione

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Di Fantasy

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