3DPrinterOS, piattaforma cloud per la gestione della stampa 3D sviluppata da 3D Control Systems, ha annunciato un’estensione dell’integrazione con le stampanti 3D di Bambu Lab.
L’obiettivo è permettere il controllo coordinato di intere flotte di macchine Bambu da un’unica interfaccia, con funzionalità pensate per aziende, scuole, università e centri di ricerca che lavorano con molti utenti e molte stampanti allo stesso tempo.
3DPrinterOS e Bambu Lab
3DPrinterOS è una piattaforma di gestione della stampa 3D basata su cloud (e, per i grandi clienti, anche in versione server locale o private cloud) che consente di controllare stampanti di produttori diversi da un unico cruscotto: monitoraggio in tempo reale, code di stampa, statistiche di utilizzo e gestione degli utenti sono tra le sue funzioni principali.
Bambu Lab è uno dei costruttori di stampanti 3D desktop più citati negli ultimi anni, noto in particolare per le serie X1, P1, A1 e per i modelli più recenti come quelli della famiglia H2, caratterizzati da alta velocità, sistemi AMS per il multi-materiale e una forte integrazione software, compresi strumenti come MakerWorld, Bambu Studio e il nuovo software per gestione flotte in LAN.
L’estensione dell’integrazione tra le due realtà punta a unire queste due anime: da un lato la capacità di Bambu Lab di produrre macchine veloci e ben automatizzate, dall’altro il ruolo di 3DPrinterOS come “regia” per gestire molte stampanti e molti utenti in parallelo.
Che cosa offre la nuova integrazione
Secondo quanto riportato da TCT Magazine, la collaborazione tra 3DPrinterOS e Bambu Lab si amplia per consentire una gestione più fluida delle stampanti Bambu all’interno della piattaforma 3DPrinterOS.
In pratica, l’integrazione permette di:
-
Collegare le stampanti Bambu Lab a 3DPrinterOS, in modo che la piattaforma le riconosca come risorse di stampa disponibili nella rete aziendale o del campus.
-
Gestire centralmente le code di stampa, decidendo quali job inviare a quali stampanti, in quale ordine e con quali priorità.
-
Monitorare l’avanzamento dei job in tempo reale, inclusa la visualizzazione dello stato di ogni macchina, eventuali errori, tempi rimanenti e utilizzo nel tempo.
-
Raccogliere dati e statistiche su uso delle stampanti, volumi prodotti, tempi di fermo, materiali, in modo da avere una base per decisioni di investimento e manutenzione.
La piattaforma 3DPrinterOS fornisce un’interfaccia browser-based, accessibile da workstation differenti (Windows, macOS, Linux, Chromebook, ecc.), che riduce la necessità di installare software locali su ogni PC e permette di lavorare direttamente dal browser.
Focus su ruoli, permessi e integrazione con altri software CAD
Uno dei punti su cui 3DPrinterOS insiste è la gestione strutturata degli utenti. L’integrazione con le stampanti Bambu Lab si inserisce in questo quadro:
-
Ruoli e permessi: è possibile definire chi può solo inviare file in stampa, chi può modificare le code, chi può amministrare le stampanti, chi può accedere ai dati di utilizzo. Questo è cruciale in contesti con molti studenti, reparti diversi o sedi multiple.
-
Notifiche automatiche: l’utente può ricevere avvisi su completamento delle stampe, errori o blocchi, in modo da ridurre i tempi di fermo.
-
Bridge con l’ambiente di progettazione: 3DPrinterOS integra flussi di lavoro con strumenti come Tinkercad e Autodesk Fusion, permettendo di passare dalla modellazione alla stampa senza salti di piattaforma e con meno passaggi manuali.
Per gli utenti Bambu significa, ad esempio, poter modellare un componente in classe o in ufficio, prepararlo con Bambu Studio o altri slicer compatibili, e poi affidarsi alla piattaforma per l’invio e la gestione del job sulla stampante più adatta e disponibile.
Sicurezza, dati e ambienti Fortune 500
Nel comunicato, Rene-Oscar Ariko, VP Global Sales di 3DPrinterOS, sottolinea come la scalabilità della stampa 3D in organizzazioni di grandi dimensioni comporti problemi specifici di sicurezza e governance dei dati. L’estensione dell’integrazione con Bambu Lab viene presentata proprio come un modo per semplificare la complessità operativa, senza sacrificare il controllo su file e dispositivi.
3DPrinterOS offre diverse modalità di deployment:
-
Cloud pubblico, adatto a realtà che vogliono iniziare rapidamente e non hanno vincoli stringenti di compliance.
-
Server locale installato presso il cliente, collegato al parco stampanti interno.
-
Private cloud dedicato, per gruppi globali che vogliono un ambiente isolato ma distribuito su più sedi.
In scenari di questo tipo – ad esempio grandi gruppi tecnologici menzionati in altre case history di 3DPrinterOS – l’idea è che la piattaforma si occupi di orchestrare accessi, code e policy, mentre i dati sensibili restano all’interno dell’infrastruttura IT controllata dall’azienda.
Modelli Bambu Lab supportati
L’articolo di TCT specifica che la nuova fase dell’integrazione copre le principali famiglie di stampanti Bambu Lab:
-
serie X1
-
serie A1
-
serie P1
-
modelli H2
Si tratta delle linee su cui Bambu Lab sta costruendo anche la propria strategia per la gestione di flotte via LAN, grazie a strumenti come Bambu Farm Manager, che consente di coordinare numerose stampanti in locale senza passare dal cloud. L’integrazione con 3DPrinterOS va a completare questo quadro, offrendo alle aziende la possibilità di scegliere fra gestione locale e gestione centralizzata multi-brand su piattaforma esterna.
Come si collega una stampante Bambu Lab a 3DPrinterOS
Le guide ufficiali di 3DPrinterOS descrivono il flusso di connessione in modo piuttosto lineare:
-
Preparazione del modello
Di solito l’utente utilizza Bambu Studio o un altro slicer supportato per generare il file 3MF o G-code con i settaggi di stampa desiderati. -
Invio alla piattaforma 3DPrinterOS
Il file viene caricato su 3DPrinterOS, dove può essere inserito in coda, assegnato a una stampante specifica e programmato in base alle regole dell’organizzazione (orari, priorità, gruppo di utenti). -
Associazione della stampante Bambu
Attraverso il client 3DPrinterOS o tramite connessione di rete, la stampante Bambu Lab viene registrata sulla piattaforma, così da diventare una risorsa condivisa. In alcuni casi, per sfruttare il feed video della camera integrata, è necessario attivare specifiche opzioni di LAN mode sulla stampante. -
Monitoraggio e controllo
Una volta online, la macchina viene gestita come qualsiasi altra stampante supportata: stato, code, storicizzazione dei job e statistiche vengono raccolti in modo uniforme.
Terze parti, LAN mode e ruolo di Bambu Connect
L’integrazione di 3DPrinterOS con le stampanti Bambu Lab si inserisce nel quadro più ampio di come Bambu gestisce l’accesso di software terzi alle proprie macchine.
La documentazione ufficiale di Bambu Lab distingue fra:
-
Bambu Connect, applicazione pensata per fare da ponte fra cloud Bambu e software esterni, con particolare attenzione alla sicurezza.
-
Developer mode / LAN-only mode, che consente a strumenti di terze parti di dialogare con la stampante in rete locale, mantenendo i dati all’interno dell’infrastruttura del cliente.
In questo contesto, le soluzioni di 3DPrinterOS possono sfruttare le modalità supportate da Bambu per collegare le stampanti a un server locale o a un’istanza cloud della piattaforma, in modo coerente con le policy dell’organizzazione su privacy e sicurezza.
Vantaggi pratici per scuole, università e aziende
L’estensione dell’integrazione tra 3DPrinterOS e Bambu Lab non è solo una novità di prodotto, ma una risposta a problemi molto concreti che chi gestisce molti utenti conosce bene:
-
Riduzione dei colli di bottiglia: invece di avere file sparsi su chiavette USB, account personali o PC di laboratorio, tutti i job passano dalla stessa piattaforma.
-
Maggiore trasparenza sui costi: i dati di produzione e di utilizzo delle stampanti permettono di capire chi usa cosa, con quali materiali e per quali progetti.
-
Gestione delle priorità: i docenti o i responsabili di reparto possono riservare slot di stampa a corsi specifici, commesse urgenti o gruppi di ricerca.
-
Standardizzazione del flusso: sia che si tratti di modelli didattici, prototipi rapidi o piccole serie di parti funzionali, il flusso di invio in stampa rimane lo stesso, indipendentemente dalla singola stampante.
Per realtà che già utilizzano Bambu Lab per velocità, qualità e automazioni, l’integrazione con 3DPrinterOS rende più semplice trasformare un parco macchine in una vera print farm strutturata.
Conclusioni: un tassello in più nella gestione delle flotte Bambu Lab
L’annuncio riportato da TCT va letto all’interno di una tendenza più ampia:
-
Bambu Lab propone strumenti propri per la gestione delle flotte in LAN, con l’obiettivo di offrire controllo locale e indipendenza dal cloud quando necessario.
-
3DPrinterOS continua a costruire un ecosistema di integrazioni con produttori diversi, per chi vuole una regia unica sopra stampanti di brand differenti.
L’estensione dell’integrazione tra le due realtà permette a responsabili di laboratorio, IT manager e docenti di scegliere la combinazione più adatta: gestione locale, gestione centralizzata multi-brand, oppure una miscela delle due, senza rinunciare a sicurezza e controllo dei dati.
