L’azienda statunitense 6K Additive, specializzata in polveri metalliche per la produzione additiva e la metallurgia delle polveri, ha ottenuto dall’Export-Import Bank of the United States (EXIM) un finanziamento di 27,41 milioni di dollari. Il prestito è destinato ad ampliare in modo significativo la capacità produttiva del sito di Burgettstown, Pennsylvania, portandola da circa 200 tonnellate annue a oltre 1.000 tonnellate di polveri all’anno. L’operazione si inserisce nella strategia di rafforzamento delle filiere critiche dei materiali avanzati e si affianca a un precedente supporto da 23,4 milioni di dollari ottenuto nel 2023 tramite il Defense Production Act Title III.
Obiettivo dell’investimento: più capacità per leghe refrattarie, titanio e nichel
Il nuovo finanziamento EXIM è mirato all’espansione della produzione di leghe ad alto punto di fusione, polveri di titanio e polveri a base nichel. Si tratta di materiali utilizzati in componenti destinati a sistemi di difesa, applicazioni ipersoniche, impianti nucleari e altri ambiti in cui i requisiti su resistenza termica, integrità del materiale e continuità di fornitura sono particolarmente stringenti. L’aumento di capacità del sito di Burgettstown è pensato per ridurre la dipendenza da importazioni e offrire una fonte domestica di polveri qualificate per clienti governativi e industriali.
Il ruolo del processo UniMelt nella strategia di crescita
La base tecnologica di 6K Additive è il processo UniMelt, un sistema al plasma a microonde che converte feedstock metallico in polveri sferiche con distribuzione granulometrica controllata. Il processo permette di regolare la chimica del materiale, minimizzare porosità e difetti interni e ridurre la contaminazione incrociata tra leghe.
Nel corso degli ultimi anni l’azienda ha evidenziato anche il profilo ambientale di UniMelt, mettendo in luce riduzioni molto marcate del consumo energetico e delle emissioni di CO₂ rispetto a processi tradizionali per la produzione di polveri. L’espansione del sito di Burgettstown porta questo modello su una scala produttiva maggiore, con l’obiettivo di coniugare qualità metallurgica e prestazioni ambientali.
Un finanziamento in continuità con il supporto del Dipartimento della Difesa USA
Il prestito EXIM si aggiunge ai 23,4 milioni di dollari ottenuti da 6K Additive nel 2023 dal Dipartimento della Difesa USA per l’espansione delle capacità di riciclo dei rottami metallici in polveri di alta qualità. Quel programma, legato al Defense Production Act Title III, è focalizzato sul recupero di scarti di lavorazione e feedstock secondari per produrre polveri per produzione additiva e metallurgia delle polveri.
Il nuovo finanziamento EXIM, inserito nella cornice della “Make More in America Initiative”, consolida il percorso di crescita dell’azienda e aiuta a strutturare una traiettoria di investimenti che accompagna l’espansione dell’impianto di Burgettstown nei prossimi anni, con l’obiettivo di renderlo un nodo centrale della supply chain domestica di polveri metalliche.
Le dichiarazioni di 6K Additive: più capacità e nuovi posti di lavoro
Secondo Frank Roberts, CEO di 6K Additive, la domanda di polveri refrattarie, di titanio e di nichel è in aumento, in particolare nei settori difesa, spazio ed energia. L’espansione resa possibile dal prestito EXIM consentirà all’azienda di incrementare il numero di linee UniMelt, ampliare il portafoglio di leghe – includendo anche prodotti per forgiatura e getti – e creare circa 50 nuovi posti di lavoro qualificati in ambito engineering, produzione e funzioni di supporto.
Roberts richiama l’attenzione sul ruolo delle competenze: per sostenere la crescita prevista nei prossimi 3–5 anni, 6K Additive punta a rafforzare il proprio team con profili specializzati in processo, qualità e gestione degli impianti.
La prospettiva delle istituzioni: filiere critiche e politica industriale
Dal punto di vista delle istituzioni, il prestito EXIM è presentato come parte di una strategia più ampia per rafforzare la base industriale americana e garantire la disponibilità interna di materiali strategici per difesa, energia e settori tecnologici avanzati.
Le dichiarazioni della Export-Import Bank insistono sulla necessità di sostenere la reindustrializzazione di comparti chiave, di stabilizzare le filiere dei metalli critici e di utilizzare strumenti finanziari mirati per supportare aziende in grado di investire in capacità produttive e tecnologie proprietarie. La collaborazione con il Department of War e con altri enti federali viene portata come esempio di coordinamento tra politiche industriali, difesa e rafforzamento delle catene di fornitura.
Impatto sul mercato della produzione additiva
Per il mercato della stampa 3D metallica, l’espansione dell’impianto di Burgettstown significa, in prospettiva, maggiore disponibilità di polveri metalliche prodotte negli Stati Uniti con alti livelli di controllo di qualità e tracciabilità.
La disponibilità di titanio, leghe a base nichel e metalli refrattari da un produttore domestico con capacità superiore alle mille tonnellate annue può incidere sui piani di lungo periodo di:
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grandi OEM aerospaziali, della difesa e dell’energia,
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fornitori di primo e secondo livello che realizzano componenti critici,
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operatori impegnati in applicazioni ipersoniche, nucleari e spaziali.
In tutti questi segmenti, la continuità della fornitura di polveri e la possibilità di stipulare contratti pluriennali con fornitori qualificati sono aspetti decisivi.
Continuità con le collaborazioni esistenti: TRUMPF, Honeywell e altri partner
L’espansione di capacità non parte da zero, ma si inserisce in una rete di collaborazioni che 6K Additive ha costruito negli ultimi anni.
L’azienda ha lavorato con TRUMPF per la qualifica delle proprie polveri di titanio sui sistemi TruPrint, con Honeywell per la certificazione del Ni 718 in ambito aerospaziale e con partner come Z3DLab e Wayland Additive per lo sviluppo di polveri speciali, incluse leghe refrattarie destinate a applicazioni nucleari e ipersoniche. Questa base applicativa rende più immediato l’assorbimento della maggiore capacità produttiva da parte del mercato.
Riciclo di scarti e materie prime secondarie
Un aspetto distintivo del modello 6K è l’utilizzo di scarti di lavorazione e feedstock secondari come base per la produzione di nuove polveri. L’integrazione di questa logica con il processo UniMelt consente di valorizzare rottami metallici che, in uno scenario tradizionale, avrebbero percorsi di riciclo meno mirati.
Per i settori aerospaziale, difesa, energia e per l’industria in generale, questo significa poter accedere a materiali che uniscono prestazioni metallurgiche e benefici ambientali, in linea con i criteri ESG sempre più presenti nei capitolati di gara e nei programmi di investimento.
Prospettive per la filiera delle polveri metalliche
Nel complesso, il prestito EXIM da 27,4 milioni di dollari a 6K Additive è un segnale di come la filiera delle polveri metalliche per manifattura additiva stia diventando un tema di politica industriale, oltre che un segmento tecnico.
L’espansione in Pennsylvania rafforza la capacità domestica di produrre polveri di titanio, leghe di nichel e metalli refrattari, valorizzando al tempo stesso scarti e feedstock secondari. Per chi opera nella progettazione e nella produzione di componenti stampati in 3D, questa evoluzione può tradursi in un ventaglio più ampio di opzioni di fornitura, in una maggiore sicurezza della supply chain e in materiali che tengono insieme performance e sostenibilità.
