Stampa 3D di carne di pesce a base vegetale: i ricercatori cinesi sviluppano una nuova tecnologia per alternative sostenibili

Un team di ricercatori cinesi ha fatto un importante passo avanti nella produzione di carne di pesce a base vegetale utilizzando la stampa 3D a doppio ugello. Questa tecnologia innovativa permette di creare un prodotto che riproduce la consistenza e la distribuzione dei nutrienti del pesce reale, rappresentando una potenziale soluzione per ridurre l’impatto ambientale dell’industria ittica.

Il processo di stampa 3D e i materiali utilizzati

Il progetto, basato su un modello tridimensionale dell’ombrina gialla, impiega un processo di stampa 3D a doppio ugello per produrre la carne di pesce simulata. Il team ha utilizzato un modello digitale ottenuto da scansioni micro-CT della vera ombrina, ricreando fedelmente la struttura muscolare e adiposa del pesce in tre sezioni principali: dorso, addome e coda. Per realizzare la carne vegetale, sono stati impiegati isolato di proteine di soia, gomma di xantano e amido come materiali per il tessuto muscolare, mentre per il tessuto adiposo è stata utilizzata un’emulsione di gel di carragenina di nanoamido.

Sfide e ottimizzazione del processo

Una delle principali difficoltà riscontrate dai ricercatori è stata la regolazione precisa dei parametri di stampa, come l’orientamento degli ugelli, l’altezza degli strati e la velocità di stampa. Jie Li, autore principale dello studio, ha spiegato che il team ha dovuto ottimizzare manualmente la densità di riempimento, la velocità di stampa e la pressione dell’aria per ottenere un prodotto finale con una precisione superiore al 90%. Dopo il processo di stampa, i prodotti ittici simulati sono stati trattati e analizzati per valutare la distribuzione del grasso e dei muscoli.

Un’alternativa sostenibile per il futuro dell’industria ittica

Questa tecnologia potrebbe rappresentare una soluzione sostenibile e innovativa per l’industria dei prodotti ittici. Attualmente, circa il 90% delle risorse ittiche mondiali è sfruttato al limite della sostenibilità. Inoltre, l’acquacoltura intensiva e la piscicoltura contribuiscono in modo significativo all’inquinamento ambientale. La creazione di alternative al pesce a base vegetale potrebbe aiutare a ridurre la pressione sugli ecosistemi marini, fornendo al contempo una fonte di proteine sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Risultati promettenti

I ricercatori hanno confrontato la consistenza, la distribuzione dell’umidità e il contenuto di nutrienti del prodotto stampato in 3D con quelli del pesce reale, riscontrando somiglianze significative. Enbo Xu, ricercatore capo del progetto, ha affermato che il processo offre una riproduzione molto accurata della struttura del pesce, rendendo il prodotto vegetale un’alternativa valida dal punto di vista nutrizionale.

Prospettive future

Il successo di questo progetto apre la strada a ulteriori sviluppi nel campo della stampa 3D alimentare. La tecnologia potrebbe essere utilizzata per produrre una vasta gamma di prodotti a base vegetale che imitano le caratteristiche dei prodotti ittici, contribuendo così a una produzione alimentare più sostenibile e diversificata. Inoltre, la stampa 3D potrebbe permettere di personalizzare la composizione nutrizionale degli alimenti in base alle esigenze specifiche dei consumatori.

La stampa 3D di carne di pesce a base vegetale rappresenta un’opportunità promettente per affrontare le sfide legate alla sostenibilità dell’industria ittica. Con tecnologie sempre più avanzate e una crescente consapevolezza dell’importanza di ridurre l’impatto ambientale, il futuro della produzione alimentare potrebbe vedere una crescente adozione di soluzioni innovative come questa.

Di Fantasy

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