9T Labs ha comunicato il notevole successo del progetto StarTiger dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Questa iniziativa innovativa ha riunito aziende leader e istituzioni accademiche per dimostrare progressi all’avanguardia nella tecnologia e nella produzione spaziale.
Il framework ESA StarTiger è noto per la sua abilità nel promuovere l’innovazione e la collaborazione all’interno dell’industria spaziale. Questa collaborazione ha coinvolto diverse aziende e istituti, tra cui Airbus Defence and Space, 9T Labs, Ommatidia LIDAR, Cranfield University, Luxembourg Institute of Science and Technology (LIST) e l’Agenzia Spaziale Europea – ESA, ciascuno portando le proprie competenze e risorse uniche per ottenere risultati straordinari.
Il progetto ESA StarTiger ha preso il via a Tolosa nel marzo 2023, riunendo un team diversificato rappresentante sei nazionalità diverse. Composto da quattro entità industriali, due laboratori di ricerca accademica e l’Agenzia ESA, l’obiettivo era ampliare i confini della tecnologia spaziale dimostrando l’intera catena di produzione, assemblaggio, integrazione, test e verifica di una fabbrica robotica spaziale. Il tutto in un programma straordinariamente ambizioso con una scadenza semestrale.
Questo team multidisciplinare ha condotto la sua missione all’interno del laboratorio di incubazione di Airbus, sfruttando una fusione di tecnologie spaziali e non spaziali. Le risorse includevano tecnologie di produzione additiva all’avanguardia per metallo e CFRP-TP, manipolatori robotici e capacità avanzate di percezione con telecamere all’avanguardia e tecnologia LIDAR 3D.
Gianfranco Visentin, responsabile della sezione Automazione e Robotica dell’ESA, ha espresso un immenso orgoglio per i risultati ottenuti dal progetto StarTiger dell’ESA, sottolineando il potere della partnership e dell’innovazione nel spingere i confini della tecnologia spaziale.
Il successo del progetto ESA StarTiger rappresenta una pietra miliare significativa nell’esplorazione spaziale continua e nel progresso tecnologico. Serve come testimonianza delle capacità collettive dei partecipanti e del loro costante impegno nell’avanzamento delle frontiere dell’innovazione spaziale.