La stampante 3D diventa un air hockey robot
Un progetto open source trasforma la celebre RepRap in un compagno di giochi fuori dal comune

Anche la tecnologia ha i suoi remix. Come i dj per la musica, i maker si divertono a mescolare con sapienza oggetti molto diversi tra loro per creare prodotti nuovi, innovativi e open source. L’ultimo in ordine di tempo è l’affascinante air hockey robotico creato dallo spagnolo Jose Julio partendo da una stampante 3D. Gioco poco diffuso in Italia, l’air hockey o hockey da tavolo, vede due sfidanti che tentano di fare goal nella porta avversaria lanciando un disco di plastica che galleggia su uno strato d’aria.

Alla base c’è la stampante 3D RepRap, una delle più note, di cui sono state usate le cinghie, le barre e i cuscinetti. Il sistema che fa muovere l’estrusore che versa la plastica in fase di stampa ora si occupa di far scattare il piattello dell’air hockey, quella sorta di spremiagrumi che serve a lanciare il disco. L’occhio del robot è costituito da una Playstation Eye, la telecamera della PlayStation. Una scelta in netta controtendenza rispetto all’attuale panorama visto che i maker preferiscono di gran lunga la Kinect di Microsoft, più economica, versatile e il cui codice è stato aperto nel marzo scorso.

Ma torniamo al robot. Ora che abbiamo corpo e occhi manca la parte fondamentale: il cervello. Qui Julio ha scelto la via sicura optando per Arduino Mega, versione evoluta della piattaforma open source italiana che ha dato l’avvio alla rivoluzione dei maker.

La scheda in pratica recepisce le informazioni sulla posizione del disco captate dalla telecamera, le elabora e in un attimo è in grado di indirizzare il piattello sulla traiettoria del disco. Il risultato è un robot attivo, che non si limita a respingere gli attacchi ma si muove in tutte le direzioni sferrando anche quei colpi in avanti o a effetto che sono la vera essenza dell’air hockey. Come afferma Julio sul suo blog, “Un adulto con una certa esperienza può ancora vincere contro il robot, ma sono sicuro che con alcuni piccoli miglioramenti sarà davvero difficile da battere”.

Se sei curioso di conoscere meglio il progetto o vuoi provare a replicarlo, Julio ha postato online tutta la documentazione. Troverai gli schemi di costruzione del tavolo, il software per la PlayStation Eye e Arduino e perfino i modelli tridimensionali per stampare in casa il disco e i piattelli.

alessia lana da Wired.it

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