Una sciatrice dilettante, rimasta paralizzata dalla vita in giù a causa di un incidente, può nuovamente camminare, grazie al primo esoscheletro robotico ibrido al mondo realizzato con la tecnologia della stampa 3D.

3D Systems, società tra le più importanti al mondo nella produzione di stampanti di questo tipo, ha lavorato insieme ad Ekso Bionics, società che si occupa della costruzione di esoscheletri, per realizzare un sistema su misura per Amanda Boxtel, rimasta paralizzata nel 1992, dopo una caduta sulle piste di Aspen, Colorado (Stati Uniti).

Nonostante le fosse stato detto che non avrebbe mai più camminato, utilizzando la Ekso-Suit la Boxtel è stata in grado di alzarsi e passeggiare per Budapest aiutandosi con le stampelle, come si può vedere nel video.

“Dopo averlo sognato per anni, sono profondamente grata ed eccitata di aver fatto la storia, camminando a testa alta nella prima Ekso-Suit creata con la stampa 3D, creata specificamente per me”, ha affermato la Boxtel, che ha aiutato a presentare l’impianto nel corso di un evento a Budapest della Singularity University.
“Questo progetto rappresenta il trionfo della creatività umana e della tecnologia, che convergendo hanno permesso di ripristinare la mia vera funzionalità in un design incredibilmente bello, alla modaelegante e naturale”.
I creatori dell’esoscheletro hanno utilizzato la scansione 3D per digitalizzare i contorni dei femori, degli stinchi e della spina dorsale della donna, per creare una base 3D personalizzata sulla quale stampare l’impianto, mentre Ekso Bionics ha creato i sofisticati attuatori meccanici ed i controlli.
Entrambe le aziende hanno una certa esperienza nella fabbricazione di dispositivi correlati all’ambito sanitario. Oltre a costruire stampanti 3D, sia professionali che per semplici appassionati, stampa anche strumenti specifici per i vari pazienti, in modo da aiutare con la chirurgia preoperatoria, come ad esempio in campo odontoiatrico o ortodontico.
Ekso Bionics ha già in produzione un proprio impianto bioscheletrico, che ha già permesso a migliaia di persone sofferenti di qualsiasi tipo di debolezza gli arti inferiori di alzarsi e camminare.

da it.ibtimes.com

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