Un libro fa il punto sullo stato dell’arte della stampa in 3D
Printing Things: in uscita in questi giorni da Gestalten
Dai gioielli alle applicazioni mediche all’avanguardia, dai prototipi alla realizzazione low-cost di sistemi meccanici complessi, dalle case “istantanee” alla possibilità di materializzare schizzi e bozzetti in tempo reale: la stampa 3D oggi è forse la tecnologia che più di ogni altra è riuscita a guadagnare in maniera trasversale l’attenzione di quasi tutti i settori della società e un’economista-star come Jeremy Rifkin si è entusiasmato al punto tale da tirare in ballo addirittura la terza rivoluzione industriale (ma, secondo altri punti di vista, potrebbe essere la quarta se consideriamo la prima quella della macchina a vapore, la seconda quella dell’industria pesante e della produzione di massa e la terza quella dell’informatica).
Al netto della “moda”, che in quanto tale è passeggera, resta comunque il fatto che l’abbattimento dei costi dell’hardware necessario a stampare in 3D (oggi potenzialmente chiunque potrebbe permettersi un modello base “da scrivania”), la nascita di una comunità globale di makers che si scambiano informazioni e progetti open-source e soprattutto la continua evoluzione tecnologica che sempre di più permetterà l’utilizzo di nuovi materiali, dalle materie plastiche e i metalli fino al cibo al materiale biologico, stanno davvero rivoluzionando dal basso i modelli di produzione e dunque—seppure per ora soltanto in piccolo—l’intera economia.
Dopotutto il giorno in cui potremo produrci in casa tutto ma proprio tutto quel che ci serve scaricandone, gratis o a pagamento, i modelli tridimensionali (magari modificandoli pure per adattarli alle nostre esigenze) non è poi così lontano!
Se da una parte “fotografare” un fenomeno che è appena agli inizi e in pieno mutamento è comunque impresa ardua, un libro pubblicato in questi giorni dall’editore tedesco Gestalten, Printing Things, prova a fare il punto sullo stato dell’arte della stampa 3D.
Pensato forse più per il potenziale appassionato che per il professionista, il volume raccoglie materiale su attrezzature e processi di stampa, designer e progetti, con un bell’apparato di esempi e di punti di vista.
Una sorta di primo atlante, insomma, di un mondo che stiamo appena iniziando ad esplorare e del quale i confini non sono ancora—per fortuna—ben marcati.
Simone Sbarbati da Frizzi Frizzi