Un Padre e un figlio australiani , Stuart Anderson e suo figlio Cedar , hanno lavorato per più di un decennio per trovare un modo migliore per raccogliere il miele. Fra i loro obiettivi l’aumento della produzione, diminuere il disturbo delle api, ed essere in grado di produrre massiciamente al fine di massimizzare i benefici in tutte le comunità di apicoltori nel mondo.
La famiglia Anderson pratica la apicoltura da quattro generazioni A Cedar e Stuart venne l’idea di dividere le celle e i telai diversi anni fa alla fine l’idea si è concretizzata nella Flow Hive.
Flow Hive è un nuovo mezzo per aggiungere un telaio a nido d’ape artificiale nell’ alveare. Le Strutture a nido d’ape del telaio sono completate dalle api, che le ricoprono con la loro cera e producono il miele. La raccolta, tradizionalmente è una cosa complicata che tra l’altro mette a soqquadro l’intero alveare sia quando si prelevano i telai in legno e sia quando poi si mettono a posto.
L’idea geniale si concentra sulle strutture a nido d’ape. I telai sono realizzati tramite la stampa 3D, utilizzando un materiale plastico per alimenti privo di BPA. Le celle a nido d’ape di 5,8 millimetri sono progettate permettendo al miele raccolto di fluire verso il basso. Una volta che il miele raggiunge il fondo del telaio, si riversa attraverso un beccuccio . Le fessure nelle celle sono abbastanza grandi da garantire alle api di non perderci gambe od ali.
Il concetto, anche se può sembrare semplice, ha avuto un enorme successo tra gli appassionati di apicoltura. In realtà, la campagna-su Indiegogo per il Flow Hive è stata completamente finanziato nel giro di pochi minuti e ha battuto il record per la campagna internazionale più finanziato . Alla sua conclusione la scorsa settimana, il team di Anderson ha raccolto un totale di 12.203,195 dollari americani, grazie a un enorme massa di 36.526 sostenitori. Il 17.433% rispetto all’obiettivo originale che era di 70.000 dollari. Questo obiettivo originale, infatti, è stato raggiunto in soli 477 secondi un vero record.