Ora Bloomberg è Bloomberg ma questi dati vanno sempre presi con le pinze, molto con le pinze, in primo luogo perchè la manifattura addittiva da molti anni è in pianta stabile nelle aziende del Nord Est, in secondo luogo perchè certi report soprattutto quando fanno previsioni le cannano di brutto
Il Nord-Est torna a crescere grazie al 3D Printing
Una volta locomotiva d’Italia, che produceva il 70% delle sedie europee in 1.200 fabbriche verso Manzano, ai confini con la Slovenia, il Nord-Est ha sentito in maniera pesante la crisi post-2009: ha perso 135 mila posti di lavoro, pari al 17% della forza lavoro, a causa della globalizzazione e dell’aggressiva concorrenza cinese. Ma, oggi, grazie alle opportunità offerte dal 3D Printing, i distretti degli artigiani di Veneto e Trentino stanno tornando a crescere.
Per la prima volta dal 2007, il Pil del Triveneto è tornato in positivo: in crescita dello 0.5%, mentre l’export è salito del 3.5% nel 2014. Il merito della ripresa del Nord-Est è da attribuire alla stampa 3D, secondo Bloomberg, che cita i casi Pomini and Armani di due artigiani del 3D Printing, Pomini e Armani.
Selvaggia Armani è un’artista e designer, che realizza lampade molto complesse, impossibili da produrre con le tecniche tradizionali, ma perfette da stampare in 3D.
Pomini adesso lavora con più di una dozzina di designer e ha introdotto anche la gioielleria stampata in 3D nel 2012.
Dall’Istituto tecnico Centro Moda Canossa di Trento, potrebbero uscire i Makers di domani: gli studenti possono incorporare 3D printing, tagli laser e chip microcontroller nei loro design, sviluppati sui banchi di scuola. L’Istituto vuole offrire il “lavoro del futuro” per attirare studenti e dare concretezza alle scelte degli studenti fra i 14 e i 18 anni.
Secondo Prometeia, il 3D Printing può essere una leva per crescere: il fatturato delle Pmi italiane può crescere del 15%, di circa 16 miliardi di euro. La stampa 3D permette di iniettare elementi di economia digitale nel mondo fisico, aiutando le piccole aziende di artigiani a competere con le multinazionali. Varietà, personalizzazione, possibilità di cessare velocemente una produzione di scarso successo: i vantaggi per gli artigiani del Nord-Est sono numerosi, secondo Paolo Collini dell’Università di Trento.
Secondo Canalys, il mercato della stampa 3D registrerà un incremento del 56% nel 2015, per raggiungere i 20.2 miliardi di dollari nel 2019.
da itespresso.it