Acqua pulita e potabile grazie alla stampa 3d con il filtro Naked
Liquidity Nanotech, potrebbero aver centrato una rivoluzione con la loro più recente innovazione “il filtro Naked” presentato al Disrupt di NY 2015.
Questi non sono un gruppo di idealisti sognatori. Ma hanno alle spalle un serio background : uno arriva dal Water Group Worldwide di 3M, un altro membro era il responsabile tecnico di Brita, e uno dei fondatori è stato responsabile dell’invenzione del processo di osmosi inversa.
La bottiglia d’acqua Naked assomiglia molto alle altre bottiglie di acqua che troviamo al supermercato . Tuttavia, ad un attento esame rivela una differenza fondamentale nel meccanismo che viene utilizzato per filtrare l’acqua e renderla sicura da bere. Ci sono un sacco di sistemi di filtrazione dell’acqua a disposizione, ma la maggior parte di loro richiedono all’utente di scegliere se preferiscono la facilità d’uso o se preferiscono l’efficacia della filtrazione. I ragazzi di Liquidity Nanotech vogliono assicurarsi che questa scelta non debba più verificarsi quindi efficacia e semplicità insieme.
L’accesso all’acqua potabile è ormai considerato un diritto umano fondamentale e tuttavia ci sono ancora un gran numero di persone per le quali questo non è possibile. Il potenziale di Liquidity Nanotech è nel filtro stesso piuttosto che nel sistema di erogazione ed è reso possibile attraverso un processo noto come elettro-filatura nella tecnologia di stampa 3D. Ma per renderlo possibile non hanno acquistato una stampante 3D sottocasa . Invece, hanno trascorso gli ultimi dieci anni per sviluppare la tecnologia necessaria per creare questo nuovo filtro rivoluzionario.
Il filtro si basa su una membrana in nano-fibra che si crea quando un contenitore di polimero liquido viene messo su un piatto e sono entrambi soggetti ad una tensione elettrica prestabilita. Il processo di design attenua radicalmente i fili del polimero fino a renderli così sottili che la semplice resistenza dell’aria è sufficiente per impedire un loro ulteriore movimento. A questo punto, cominciano a solidificare e creano una specie di stuoia stampata in 3d ma con una porosità estrememamente più elevata dei soliti filtri: i filtri tradizionali sono circa al 20% porosi mentre l’equivalente in nano fibra è poroso all’80-90% .
Mediamente lo spazio tra le fibre è di soli 0,2 micron ciò significa che oltre a rimuovere le impurità dall’acqua, può anche bloccare i microrganismi come la Salmonella e i batteri fecali tipo e. coli. Il potenziale di questo filtro potrebbe avere un profondo impatto sulla qualità dell’acqua potabile per le persone in tutto il mondo.