Il produttore di mobili high-tech Haddy apre il quartier generale e la microfabbrica a St. Petersburg, in Florida
Haddy , la prima azienda al mondo a produrre digitalmente mobili su larga scala raggiungendo la piena riciclabilità, ha annunciato di aver aperto la sua sede e la prima microfabbrica distribuita a San Pietroburgo, in Florida. La stampa 3D di mobili di Haddy sfrutta l’esclusivo apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale per diventare più intelligenti man mano che costruiscono di più. Il team fondatore è un gruppo con una vasta esperienza nei settori dell’arredamento, dei materiali ad alte prestazioni e della robotica con una significativa proprietà intellettuale.
Il primo cliente di Haddy è uno dei primi 10 rivenditori statunitensi con collezioni in arrivo nel 2023. La società ha raccolto capitale da un gruppo d’élite di investitori privati, tra cui Revolution Rise of the Rest Capital di Steve Case. La sede centrale e la nuova fabbrica di Haddy si trovano al 1921 della 5th Avenue South nel St. Pete’s Warehouse Arts District, vicino a Brick Street Farms e al Morean Arts Center. Lì stanno costruendo il loro primo set di 10.000 mobili in molti design, dimensioni e colori. La microfabbrica di St. Pete fungerà da modello per il tipo di struttura che l’azienda intende collocare vicino ai clienti di tutto il mondo.
Haddy è una nuova startup di mobili stampati in 3D con sede in Florida che ha sviluppato un metodo scalabile per la produzione di mobili ecologici utilizzando la tecnologia di stampa 3D. Utilizzando la tecnologia di estrusione robotica, possono stampare mobili di grandi dimensioni. Il team di Haddy è composto da professionisti dell’ingegneria, dell’informatica, della scienza dei materiali e della progettazione, e molti di loro provengono dalla defunta Local Motors, che è stata tra le prime a esplorare l’idea di auto e veicoli stampati in 3D. La tecnologia utilizzata da Haddy è l’estrusione tramite bracci robotici fornita dal partner CEAD. Il concetto chiave per Haddy è l’economia circolare, in cui tutti i loro prodotti saranno realizzati con materiali riciclabili e i mobili stampati in 3D usati verranno riconvertiti in materiali che possono essere stampati in nuovi stili di mobili. Inoltre, Haddy sta sviluppando un concetto chiamato “MicroFactories”, che sono un design drop-in per una fabbrica di stampa 3D che può essere collocata in ambienti locali per produrre mobili e ridurre i costi di trasporto.
Haddy utilizza anche tecnologie di stampa non 3D, come la fresatura CNC, per produrre mobili con materiali come metallo, legno, pelle e marmo. Non è chiaro come lo fanno esattamente, ma un video mostra l’utilizzo di una fresatrice CNC. Con la loro idea di MicroFactory, Haddy spera di produrre mobili localmente e di avere successo finanziario, assumendo 25 nuovi dipendenti e utilizzando 8 robot.
Haddy, la nuova startup di mobili stampati in 3D, si trova di fronte a due sfide principali: la progettazione e l’accettazione. La prima sfida è capire se i clienti risponderanno positivamente al design unico dei mobili stampati in 3D, poiché questo stile non è ancora diventato popolare nel mainstream. Tuttavia, il team di progettazione di Haddy potrebbe creare design accattivanti per attirare i clienti. La seconda sfida è l’accettazione del concetto di MicroFactory, che richiede agli imprenditori locali di adottare il concetto e gestirlo. La riuscita dipenderà dalla facilità con cui Haddy renderà disponibili i MicroFactory ai partner locali, attraverso un modello di franchising o altri meccanismi.