Lusso in miniatura: la borsa stampata in 3D di MSCHF porta la miniaturizzazione a un nuovo livello
MSCHF, il rinomato collettivo di internet con sede a Brooklyn noto per i suoi prodotti non convenzionali e spesso satirici che fondono arte, tecnologia e capitalismo in modi insoliti, ha svelato un’altra sensazione virale che spinge i limiti e stimola la discussione: la “Microscopic Handbag” (Borsa Microscopica). Progettata per assomigliare alla borsa tote monogramma OnTheGo GM di Louis Vuitton, questo piccolo modello stampato in 3D è così piccolo da poter essere osservato solo al microscopio.
“Più piccola di un granello di sale marino e abbastanza stretta da passare attraverso l’occhio di un ago, questa è una borsa così piccola che avrai bisogno di un microscopio per vederla”, ha dichiarato il gruppo in un post su Instagram che presentava la borsa. “Ci sono borse grandi, borse normali e borse piccole, ma questa è la parola definitiva sulla miniaturizzazione delle borse. Man mano che un oggetto funzionale come una borsa diventa sempre più piccolo, il suo status oggettivo diventa sempre più astratto fino a diventare semplicemente un indicatore di marca”.
Come suggerisce il nome, la Microscopic Handbag è una piccola borsa tote con dimensioni di 657 x 222 x 700 μm (micrometri), appena più grande di un granello di sabbia. Questo minuscolo accessorio è stato realizzato utilizzando una complessa tecnica nota come polimerizzazione a due fotoni, una forma di stereolitografia comunemente impiegata per creare strutture meccaniche biotecnologiche di dimensioni ridotte. I materiali utilizzati per la realizzazione di questa opera d’arte includono resina fotopolimerica, una custodia in gel per preservare la struttura e un microscopio per facilitarne l’osservazione. Le dimensioni espositive del prodotto misurano invece 30 x 16 x 8 pollici (76,2 x 40,64 x 20,32 cm).
La Microscopic Handbag di MSCHF sarà messa all’asta presso la casa d’aste digitale di Pharrell Williams e piattaforma di contenuti JOOPITER, situata in 8 Avenue Matignon a Parigi. La minuta borsa sarà fissata in modo sicuro sotto un microscopio e sigillata all’interno di una custodia in gel. Il pubblico avrà la possibilità di ammirare la Microscopic Handbag presso l’esposizione di JOOPITER, che si svolgerà dal 20 al 24 giugno 2023. Le offerte per questo oggetto unico sono aperte a livello mondiale sulla piattaforma “Just Phriends” dal 19 al 27 giugno. L’offerta iniziale parte da 15.000 dollari, ma potrebbe arrivare fino a 25.000 dollari.
Sebbene il produttore specifico della stampante 3D responsabile della Microscopic Handbag non sia stato divulgato, è probabile che MSCHF abbia collaborato con un’azienda specializzata nella polimerizzazione a due fotoni e nella stampa su scala microscopica. Tra i leader del settore in questo settore specializzato vi sono Nanoscribe e UpNano. Nanoscribe, un’azienda tedesca, è rinomata per il suo ruolo pionieristico nella tecnologia a due fotoni, sviluppando stampanti 3D ad alta precisione in grado di fabbricare strutture a scala micro e nanometrica. La loro tecnologia si rivolge a diverse industrie, tra cui micro-ottica, MEMS (sistemi micro-elettromeccanici) e scienze della vita. Allo stesso modo, UpNano, con sede in Austria, progetta sistemi di stampa 3D a due fotoni per applicazioni di ricerca industriale e accademica, concentrandosi sulla stampa 3D ad alta risoluzione sia a livello nanometrico che microscopico.
Oltre a Nanoscribe e UpNano, altre aziende stanno iniziando a emergere in questo settore di nicchia. Nonostante la tecnologia sia ancora nelle prime fasi di commercializzazione, la startup svizzera Femtoprint sta facendo progressi nella microfabbricazione. Pur non essendo focalizzata esclusivamente sulla polimerizzazione a due fotoni, Femtoprint offre la tecnologia FemtoPrint per la produzione di microdispositivi in grado di realizzare caratteristiche micro e nanometriche.
Conosciuto per le sue creazioni provocatorie e stimolanti che spesso giocano con le norme sociali e la cultura dei consumi, la decisione di MSCHF di creare una borsa minuscola e microscopica riflette la loro esplorazione del consumismo e del lusso, e fino a che punto le persone sono disposte a spingersi per possedere un prodotto di design, anche se troppo piccolo per essere utilizzato praticamente.
Nonostante MSCHF abbia suscitato ammirazione e controversie, affrontando problemi legali a causa dell’utilizzo di marchi consolidati in vari progetti, le loro creazioni sono sempre espressioni artistiche provocatorie. Mescolano arte e commercio in modi che sfidano le interpretazioni tradizionali del diritto di proprietà intellettuale. Le strategie di marketing incisive del marchio e i prodotti su misura hanno suscitato grande interesse sui social media e reso i loro prodotti ambiti da ricchi collezionisti. La domanda rimane: chi acquisterà la piccola borsa Louis Vuitton stampata in 3D?