XtreeE, un’azienda francese specializzata nella stampa 3D su larga scala al di fuori dei tradizionali luoghi di produzione, ha annunciato l’installazione di tre nuove unità di stampa 3D connesse, gestite da partner in Svizzera, Stati Uniti e Giappone. L’apertura simultanea di questi siti su tre continenti porta a 12 il numero totale di unità di stampa 3D XtreeE operative.
Questa implementazione fa parte della strategia dell’azienda di costruire una rete globale di oltre 50 unità di stampa 3D entro il 2025. XtreeE sta anche raccogliendo fondi per sostenere questo obiettivo e ha programmato l’inaugurazione di altre sei unità entro la fine del 2023. L’azienda ha iniziato a installare le unità con la messa in funzione di una stampante 3D per l’edilizia a Dubai nel 2019.
XtreeE sostiene che questa “accelerazione” nello sviluppo della rete globale di unità di stampa 3D per l’edilizia è stata resa possibile grazie a due round di finanziamento, uno da 1,1 milioni di euro nel 2017 e uno da 1 milione di euro nel 2018, oltre agli investimenti di Vinci Construction, Shibumi International e Holcim Francia.
“Il nostro modello si basa su un ecosistema ‘multilocale’, che ci consente di produrre in modo efficiente elementi strutturali personalizzati in qualsiasi parte del mondo. La sfida è stampare il più vicino possibile ai cantieri e supportare i nostri partner a livello locale attraverso la nostra piattaforma digitale e i nostri servizi di progettazione e costruzione”, ha affermato Alban Mallet, co-fondatore e CEO di XtreeE.
La piattaforma “Printing-as-a-Service” di XtreeE fornisce ai propri clienti un catalogo di prodotti e strumenti di assistenza digitale per agevolare la progettazione architettonica e la produzione di parti stampate in 3D. XtreeE sostiene che chiunque acquisti uno dei loro sistemi diventa parte dell’ecosistema XtreeE, che comprende uffici di progettazione, costruttori ed ingegneri di architettura.
Secondo XtreeE, dopo aver dimostrato la fattibilità della propria tecnologia in oltre 40 progetti, tra cui elementi architettonici, infrastrutture e arredamenti interni ed esterni, l’azienda è stata in grado di installare dodici unità di stampa 3D negli ultimi anni.
XtreeE afferma che l’obiettivo dell’azienda è quello di migliorare la sicurezza nella costruzione e ridurre l’impatto ambientale. L’azienda sostiene che la stampa 3D può ridurre fino al 70% il consumo di cemento nelle costruzioni.
Oltre all’uso del cemento, XtreeE ha sviluppato anche l’utilizzo di altri materiali stampabili come gesso, terra cruda, geopolimeri e pelle riciclata.
Romain Duballet, co-fondatore e direttore di XtreeE, ha dichiarato: “L’ambizione comune del nostro team è soprattutto di carattere ambientale. La stampa 3D e, più in generale, l’automazione della prefabbricazione, rendono possibili costruzioni più rispettose dell’ambiente, grazie all’uso ottimizzato di materiali locali, alla riduzione dei rischi di incidenti sul cantiere e al miglioramento delle condizioni lavorative.”