Un’indagine recente condotta da Essentium evidenzia un’opportunità di marketing poco sfruttata dalla maggioranza dei produttori di stampanti 3D.
Essentium è un produttore di stampanti 3D di tipo industriale, capaci di lavorare con una vasta gamma di materiali, sia standard che personalizzati, tipicamente utilizzati per la realizzazione di componenti finali. L’azienda presta molta attenzione alle necessità dei propri clienti, ed è per questo che intraprende regolarmente indagini per comprendere meglio i loro bisogni. Di recente, ha reso noti i risultati di una di queste indagini.
Lo studio in questione si focalizza sulle emissioni di CO2, un aspetto che spesso viene trascurato nell’uso delle stampanti 3D.
Come sottolineato da Essentium:
“Mentre le imprese stanno affrontando sfide legate alla catena di fornitura, un numero sempre maggiore di queste sta adottando processi produttivi eco-sostenibili, che comprendono l’utilizzo di materiali riciclati, la riduzione del consumo energetico e altro ancora. Secondo l’indagine commissionata da Essentium, il 94% dei produttori è attivamente coinvolto in progetti volti alla riduzione delle emissioni di carbonio, con il 53% che ha già implementato programmi maturi e strategici per questo scopo.”
Questa è una percentuale sorprendentemente alta e sicuramente incoraggiante: l’ambiente ha bisogno di tutto il sostegno che possiamo offrirgli. Risulta inoltre che queste iniziative comportano benefici tangibili:
“L’indagine rileva che l’86% dei produttori che hanno avviato iniziative per la riduzione delle emissioni di carbonio segnala effetti positivi derivanti da questa tecnologia. I vantaggi indicati includono la diminuzione dei rifiuti (40%), catene di fornitura più efficienti (36%), eliminazione o riduzione dei superamenti (33%), riduzione dell’impronta di carbonio legata al trasporto delle parti (31%), minori emissioni complessive di carbonio (30%), requisiti logistici semplificati (28%) e un’ottimizzazione delle impronte di stoccaggio (27%).”
Ma quale ruolo gioca la stampa 3D in tutto questo? Può la stampa 3D contribuire a tali soluzioni?
Essentium riporta:
“Secondo l’indagine, quasi tutti i produttori [il 98%] ritengono che la stampa 3D sia essenziale per le loro iniziative di riduzione delle emissioni di carbonio, sottolineando l’importanza di questa tecnologia nel guidare un cambiamento ambientale positivo.”
Questa percentuale è straordinaria. Implica che quasi TUTTI i produttori ritengono che l’utilizzo di stampanti 3D possa contribuire alla riduzione delle emissioni di carbonio, cosa che è indubbiamente veritiera.
La mia domanda è: se questa è una credenza condivisa, perché così pochi produttori di stampanti 3D fanno pubblicità alla capacità delle loro macchine di ridurre le emissioni di CO2?
Su Fabbaloo vediamo moltissimo materiale promozionale da fornitori che cercano di mettere in risalto le loro attrezzature di stampa 3D. Solo di rado, tuttavia, si menzionano i vantaggi ambientali. La maggior parte delle volte, il materiale promozionale si focalizza su aspetti come velocità, costi, ecc. Le solite specifiche tecniche. Nessun accenno alla CO2.
Ho l’impressione che molti produttori di stampanti 3D stiano perdendo una grande opportunità: il pubblico è chiaramente alla ricerca, e in modo deciso, di soluzioni per la riduzione delle emissioni di CO2.
Le campagne di marketing delle stampanti 3D dovrebbero perlomeno menzionare questa capacità, se non addirittura metterla in primo piano. Sospetto che Essentium, tra gli altri, farà questa osservazione e modificherà di conseguenza il proprio approccio al marketing.
Un altro passo che potrebbe essere utile è l’introduzione di una sorta di standard per misurare le emissioni di CO2 in questo settore. In altre parole, trasformare la questione delle emissioni di CO2 in una specifica che permetta un confronto tra le varie opzioni di attrezzature.
Ci sono certamente molti metodi per misurare le emissioni di CO2, e questi dipendono non solo dalle apparecchiature utilizzate, ma anche dalla frequenza di utilizzo, dai materiali e dai processi adottati dall’operatore. Tuttavia, la CO2 viene prodotta e può essere quantificata.
Tutti dovrebbero fare del loro meglio per ridurre la CO2 quando possibile, e questo sondaggio mostra chiaramente l’importanza che l’industria attribuisce a questo aspetto.