Markus Nemitz, ricercatore presso il Worcester Polytechnic Institute (WPI), è stato destinatario di un finanziamento di 599.815 dollari dalla National Science Foundation (NSF) con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di robot stampati in 3D a basso costo, capaci di essere rapidamente prodotti e dispiegati in tutto il mondo in caso di calamità che richiedano operazioni di ricerca e soccorso.
Questi robot, caratterizzati da una struttura flessibile e morbida, sarebbero in grado di adattarsi a varie condizioni ostili o inaccessibili per gli operatori umani. Con dimensioni che vanno da quelle di un topo a quelle di un pallone da basket, questi robot potrebbero nuotare, strisciare, arrampicarsi e immergersi in terreni difficili. Queste capacità, come riportato in un comunicato stampa rilasciato dal WPI il lunedì, aprirebbero nuove opportunità per le operazioni di soccorso.
Markus Nemitz, che ricopre la posizione di assistente professore, ha dichiarato: “C’è un enorme potenziale nello sviluppo di piccoli robot che possono essere prodotti rapidamente utilizzando materiali morbidi e flessibili. Questi robot possono fornire un aiuto significativo durante le operazioni di soccorso, esplorando aree che potrebbero essere pericolose per gli esseri umani o che potrebbero altrimenti rimanere inaccessibili. Questi ambiti includono aree colpite da terremoti, zone allagate e persino siti con contaminazione nucleare”.
Nel corso del progetto quinquennale finanziato dalla NSF, Nemitz metterà alla prova i suoi prototipi in un ambiente di test che replica sezioni della grotta di Tham Luang in Thailandia. Questa grotta è stata il luogo in cui, nel 2018, un gruppo di giovani calciatori e il loro allenatore sono rimasti intrappolati a causa delle inondazioni.
Nemitz ha spiegato che i robot sviluppati potrebbero accedere a luoghi in cui gli esseri umani non possono raggiungere. “Equipaggiati con sensori come microfoni e telecamere, questi robot potrebbero migliorare le capacità dei soccorritori, specialmente durante eventi catastrofici. Per assicurare una risposta dinamica e tempestiva alle emergenze, è essenziale continuare a innovare e sviluppare nuove tecnologie. La robotica gioca un ruolo fondamentale in questo processo”.
Il finanziamento è stato reso possibile attraverso il programma Faculty Early Career Development (CAREER) della NSF, che annualmente sostiene circa 500 progetti di ricerca.