CRP Technology Presenta Windform TPU: Una Rivoluzionaria Materiale per la Stampa 3D
CRP Technology ha svelato un innovativo materiale per la stampa 3D chiamato Windform TPU, progettato per la tecnologia di sinterizzazione laser selettiva (SLS). Questo nuovo materiale, caratterizzato come poliuretano termoplastico, mostra una straordinaria elasticità, flessibilità, resistenza agli urti e morbidezza, vantando un’allungamento alla rottura di oltre il 400%, come dichiarato dall’azienda.
Franco Cevolini, CEO e Direttore Tecnico di CRP Technology, ha espresso il suo entusiasmo, affermando: “Con l’introduzione di Windform TPU, ora abbiamo due materiali simili alla gomma all’interno della gamma Windform TOP-LINE. Ciò ci consente di soddisfare una gamma più ampia di esigenze dei clienti. Windform RL, la prima offerta nella gamma Windform, è un elastomero termoplastico (TPE) con una struttura più robusta. In contrasto, Windform TPU è un poliuretano termoplastico che offre una qualità più morbida e flessibile”.
La versatilità di Windform TPU apre numerose opportunità in vari settori industriali, secondo quanto affermato dall’azienda. CRP Technology afferma che questo materiale trova applicazione in settori come il trasporto, la robotica, l’industria calzaturiera, l’attrezzatura sportiva e gli accessori di moda.
Inoltre, Windform TPU è ritenuto adatto per applicazioni automobilistiche, tra cui stivali per giunti omocinetici, coperture di filtri dell’aria, tubi flessibili, impugnature, connettori, giunti, componenti ad incastro e elementi legati allo sport.
CRP sottolinea che questo materiale è adatto anche per pezzi che operano a basse temperature o che richiedono immersione in oli, grassi o solventi.
L’introduzione di Windform TPU porta il conteggio totale dei materiali all’interno della gamma Windform TOP-LINE per la stampa 3D professionale a 11.
All’inizio del 2023, i materiali per la stampa 3D di CRP Technology, Windform RS e Windform LX 3.0, anch’essi parte della serie TOP-LINE, hanno ottenuto l’approvazione ufficiale per essere utilizzati in missioni spaziali dopo aver superato con successo i test di screening standard dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) per il rilascio di gas.