La startup di Boston, Seurat, ha recentemente adottato la polvere di acciaio inossidabile 316L di 6K, che si distingue per il suo impegno verso la sostenibilità, per l’uso nella sua tecnologia di stampa 3D Area Printing. Questo sviluppo segue l’annuncio di Velo3D sulla qualificazione della polvere riciclata di Continuum, suggerendo l’avvio di una tendenza verso l’approvazione di polveri riciclate per l’utilizzo in apparecchiature di stampa 3D di altri importanti produttori come AMCM, SLM ed EOS.
Una Collaborazione Basata sulla Sostenibilità
La collaborazione con 6K Additive rappresenta per Seurat un’opportunità su più fronti, non solo per il rispetto degli elevati standard qualitativi richiesti ma anche per l’aderenza ai principi di sostenibilità, un aspetto fondamentale della missione aziendale di Seurat incentrata sulla decarbonizzazione. “Lavorare con un leader nella fornitura di materiali da fonti sostenibili rappresenta un allineamento perfetto con il nostro obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio”, ha dichiarato Ben Fotovvati di Seurat Technologies.
Nick Pflugh di 6K Additive ha evidenziato la capacità unica della sua azienda di valorizzare scarti di lavorazione e polveri usate per produrre un’ampia varietà di polveri metalliche, distinguendosi per l’attenzione alla sostenibilità nel settore. Il processo UniMelt di 6K, sostenuto da energia pulita, dimostra l’efficienza e l’impegno dell’azienda nella produzione sostenibile di polveri per la manifattura additiva.
Impatto Ambientale e Prospettive Future
6K sottolinea come il suo processo al plasma a microonde non solo sia più efficiente dal punto di vista energetico rispetto ai metodi convenzionali ma anche contribuisca significativamente alla decarbonizzazione, un obiettivo condiviso con Seurat, che mira a ridurre le emissioni di CO2 fino a 100 milioni di tonnellate entro il 2030. Un’analisi condotta da un terzo ha rivelato che il processo UniMelt di 6K riduce il consumo energetico e le emissioni di carbonio rispettivamente del 91% e del 92% rispetto ai processi tradizionali.
La possibilità di utilizzare polveri riciclate di alta qualità in un’ampia gamma di macchinari rappresenta un avanzamento significativo per il settore, ponendo le basi per affrontare alcune delle sfide ambientali più pressanti del nostro tempo. La produzione additiva emerge come una tecnologia chiave non solo per la sua innovazione ma anche per il suo potenziale contributo nella lotta contro il cambiamento climatico.
Il Ruolo del Governo e l’Opportunità Industriale
Le aziende del settore, come 6K e Seurat, beneficerebbero notevolmente del sostegno governativo, potendo così promuovere la creazione di posti di lavoro qualificati e la produzione a basso impatto ambientale. L’impegno del governo statunitense potrebbe trasformarsi nella principale fonte di finanziamento per l’innovazione nella stampa 3D, offrendo un’opportunità unica per posizionarsi come attori chiave nel futuro tecnologico del paese.
La standardizzazione delle operazioni governative su tecnologie specifiche potrebbe realizzare economie di scala significative, spingendo ulteriormente l’adozione della stampa 3D. L’attenzione verso la qualificazione di polveri sostenibili e riciclate segnala un futuro promettente per la manifattura additiva, posizionando il settore alla frontiera delle soluzioni innovative contro le problematiche globali.