Stratasys, un leader globale nella produzione di stampanti 3D, si appresta a intraprendere una missione senza precedenti destinata a portare la stampa 3D in un luogo mai raggiunto prima: la Luna. Questo notevole passo avanti nell’esplorazione spaziale vedrà l’azienda inviare campioni di materiali stampati in 3D sulla superficie lunare, utilizzando un lander non equipaggiato che includerà anche una struttura portante realizzata con la stampa 3D da Stratasys stessa. Questa iniziativa, guidata da Northrop Grumman, prevede l’esecuzione di due esperimenti cruciali che impiegheranno tre diversi materiali forniti da Stratasys, segnando un momento storico per l’applicazione della produzione additiva nello spazio.
Annunciata il 12 marzo 2024, questa impresa punta a trasformare radicalmente il nostro approccio all’esplorazione spaziale, promettendo di ridurre l’esposizione alle radiazioni fino al 50%. Stratasys contribuirà con materiali stampati in 3D alla prima missione della Space Science & Technology Evaluation Facility (SSTEF-1), un servizio commerciale di test spaziali sviluppato da Aegis Aerospace a Houston, Texas. Questa missione fa parte del programma Tipping Point della NASA, che ha l’obiettivo di promuovere tecnologie spaziali prossime alla commercializzazione attraverso collaborazioni con aziende statunitensi, mirando a esplorazioni a lungo termine della Luna e oltre.
Innovazioni Materiali per la Protezione dalle Radiazioni
Tra gli esperimenti pianificati, il primo testerà un campione prodotto con il filamento FDM Antero 800NA di Stratasys, arricchito con tungsteno per le sue proprietà protettive contro le radiazioni dannose nello spazio. Un secondo esperimento valuterà il comportamento dei materiali stampati in 3D in condizioni estreme dello spazio, tra cui il filamento FDM Antero 840CN03 di Stratasys, che possiede proprietà di scarica statica elettronica (ESD), e un nuovo fotopolimero ESD sviluppato in collaborazione con Henkel.
La Missione Lunare del 2025 e la Collaborazione Industriale
Prevista per il 2025, la missione SSTEF-1 mira a testare una serie di esperimenti sulla superficie lunare, contribuendo con tecnologie all’avanguardia, come antenne stampate in 3D, sistemi elettronici avanzati, sensori vari e nuove tecnologie per celle solari. Oltre al contributo di Stratasys, la missione vedrà la partecipazione di sei aziende tecnologiche statunitensi e di un’istituzione accademica.
L’Importanza della Stampa 3D per l’Esplorazione Lunare
Prima dell’annuncio della missione Stratasys, erano già stati intrapresi tentativi di sfruttare i materiali stampati in 3D per l’esplorazione e la costruzione lunare, principalmente attraverso ricerche e studi di fattibilità. La NASA e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), insieme a vari partner, hanno esaminato l’uso della stampa 3D per erigere basi lunari e altre strutture sfruttando i materiali in situ, come la regolite lunare.
Verso una Presenza Sostenibile sulla Luna
Mentre precedenti iniziative hanno dimostrato un forte interesse per l’applicazione della stampa 3D nell’esplorazione lunare, la missione di Stratasys, in collaborazione con Aegis Aerospace e Northrop Grumman, si distingue per essere tra le prime a testare direttamente sulla Luna le prestazioni dei materiali stampati in 3D. Questi esperimenti forniranno dati preziosi per il futuro dell’esplorazione spaziale, aprendo la strada a una presenza umana sostenibile sulla Luna.