Innovazione Ecologica a Dublin Port: Unità Stampate in 3D a Supporto della Vita Marina
Un progetto guidato dall’University College Dublin (UCD), in collaborazione con la Dublin Port Company, si pone l’ambizioso obiettivo di inaugurare una novità nell’ingegneria ecologica lungo la costa di Dublin Port, ispirandosi alle coste di Ringaskiddy nella contea di Cork.
La costruzione della Great South Wall a Dublin Port, oltre due secoli fa, diede vita al muro marittimo più lungo del mondo all’epoca. Oggi, con i suoi quasi 5 km di lunghezza, la struttura si mantiene tra le più estese in Europa. Tuttavia, la sua recente notorietà deriva da un aspetto ben diverso dalla sua estensione.
Un Progetto Pionieristico per l’Ecologia Marina
UCD e la Dublin Port Company stanno portando avanti un’iniziativa che, per la prima volta, sfrutta la topografia naturale come modello per creare strutture artificiali attorno al muro marittimo, allo scopo di integrare le pratiche ingegneristiche con quelle ecologiche migliori.
Le strutture realizzate dall’uomo, come i muri marittimi e le barriere di pietra, sono fondamentali per proteggere porti, approdi e marine in tutto il mondo, ma spesso mancano della biodiversità tipica delle coste rocciose naturali.
Il progetto di ingegneria ecologica, condotto da ricercatori dell’UCD in collaborazione con Dublin Port, prevede il posizionamento di grandi unità abitative lungo la Great South Wall. Queste unità, stampate in 3D, sono progettate ispirandosi alla topografia naturale di Ringaskiddy e hanno il potenziale di favorire la vita marina lungo la costa.
Sette Anni di Lavoro per un Passo Avanti Significativo
Dr. Paul Brooks, della School of Biology and Environmental Science dell’UCD, ha descritto il progetto, frutto di sette anni di lavoro, come un progresso notevole nella comprensione dei concetti di ingegneria ecologica. “Incorporando topografie naturali in strutture artificiali, possiamo attenuare gli impatti ambientali promuovendo al contempo la resilienza ecologica lungo la Great South Wall,” ha spiegato.
Le unità abitative verranno monitorate attentamente nei prossimi due anni dai ricercatori dell’UCD, per osservare come una varietà di specie, dagli invertebrati ai pesci, prosperino grazie alla loro presenza.
Il progetto si basa su uno studio approfondito effettuato nell’ambito del progetto Ecostructure, in cui Dublin Port ha avuto un ruolo chiave. Lo studio ha valutato la diversità biologica e la topografia fisica in 32 siti di coste rocciose naturali e 32 siti di litorali artificiali in Irlanda e Galles, utilizzando tecniche avanzate come la fotogrammetria per sviluppare modelli 3D che hanno informato la creazione delle unità abitative e dei pannelli murali conformi agli standard ingegneristici.
Impegno per l’Ambiente Marittimo
Eamon McElroy, ingegnere portuale della Dublin Port Company, ha sottolineato l’importanza di proteggere l’ambiente marino intorno al porto, che ogni anno vede l’arrivo di circa 8.000 navi. “La nostra politica è quella di gestire le nostre responsabilità ambientali in modo responsabile e di adottare un approccio sostenibile allo sviluppo delle attività portuali,” ha dichiarato. Con il dispiegamento di habitat per pesci lungo la Great South Wall, simbolo iconico di Dublino, l’obiettivo è arricchire la biodiversità all’interno dello stesso porto, riaffermando l’impegno congiunto per lo sviluppo sostenibile e la conservazione degli ecosistemi marini.