Un Nuovo Rivestimento per Maggiori Funzionalità
Innovazione dall’Università di Nottingham
All’Università di Nottingham, un team di ricercatori ha sviluppato un rivestimento innovativo per particelle di plastica impiegate nella stampa 3D. Questo sviluppo migliora sostanzialmente le prestazioni delle particelle e apre prospettive interessanti per applicazioni commerciali.
Il Processo di Rivestimento
Gli studiosi della Facoltà di Chimica e Ingegneria hanno adoperato l’anidride carbonica supercritica per creare un metodo efficiente e rispettoso dell’ambiente per applicare un rivestimento alle particelle di polimero PA-12. Queste particelle sono fondamentali per uno dei metodi di stampa 3D più diffusi: la sinterizzazione laser di polveri. Il procedimento comporta l’applicazione di uno strato di polvere polimerica che viene successivamente fusa strato su strato attraverso l’uso di un laser gestito da software.
Benefici del Nuovo Rivestimento
Il rivestimento conferisce ai materiali di stampa caratteristiche aggiuntive, come colorazioni diverse e protezione contro muffe e funghi. “Il principale pregio della stampa 3D risiede nella capacità di creare oggetti personalizzati con un design unico. Tuttavia, le limitazioni dei materiali disponibili circoscrivono le possibili applicazioni. Questo nuovo metodo facilita notevolmente l’ampliamento delle proprietà dei materiali senza pregiudicare la loro lavorabilità,” spiega il professor Christopher Tuck, specialista in ingegneria dei materiali presso il Centro per la produzione additiva.
La ricerca, pubblicata su Nature Communications, illustra come il processo permetta di ottenere polimeri colorati che rivestono le particelle PA-12, superando la gamma limitata di colori, che precedentemente includeva solo il bianco e il grigio.
Prospettive e Sfide
“La stampa 3D si confronta con diverse sfide dovute alla limitata funzionalità dei polimeri utilizzati. Con il nostro metodo, abbiamo potuto incrementare la funzionalità delle particelle rivestendole. Abbiamo ottimizzato il polimero del rivestimento per adattarlo alle caratteristiche meccaniche e termiche del materiale di base. Ciò è stato particolarmente efficace con il polimero PA-12, molto diffuso nel settore,” afferma il professor Steve Howdle, preside della Scuola di Chimica.
Inoltre, il rivestimento potrebbe essere utilizzato per sviluppare materiali che resistano a muffe e funghi, estendendo così le applicazioni degli oggetti stampati in 3D anche in ambienti umidi.
Il professor Howdle sottolinea: “Un grande vantaggio di questo processo è la sua integrazione semplice negli attuali sistemi di stampa 3D commerciali, apportando nuove funzionalità e semplificando i processi in modo sostenibile.”