Innovazioni Tecnologiche per Telescopi Riflettori all’Avanguardia
L’uomo ha sempre avuto un profondo interesse per l’esplorazione del cielo stellato e l’osservazione della Terra dallo spazio. I telescopi riflettori moderni, strumenti essenziali in questa esplorazione, si basano crucialmente sulla qualità e le dimensioni dei loro specchi per penetrare visivamente le distanze cosmiche. Tuttavia, gli specchi tradizionali presentano limitazioni che impattano sulla loro efficacia. L’INM – Istituto Leibniz per i Nuovi Materiali, insieme a partner internazionali, sta lavorando per superare questi limiti attraverso il progetto europeo LiveMirror. Questa nuova tecnologia verrà presentata alla Fiera di Hannover dal 22 al 26 aprile.
L’Importanza degli Specchi nei Telescopi Riflettori
I grandi telescopi riflettori sono fondamentali per catturare la luce di corpi celesti deboli e per l’osservazione degli esopianeti, grazie alla loro elevata risoluzione e portata. La performance di questi telescopi è direttamente proporzionale alla grandezza degli specchi utilizzati: più grandi sono gli specchi, maggiore è la loro capacità di raccolta della luce e di conseguenza, maggiore è l’efficienza del telescopio. Gli specchi sono generalmente fabbricati in vetro o ceramica, successivamente sottoposti a processi di molatura, lucidatura e rivestimento metallico. Un grosso svantaggio è dato dallo spessore necessario per la stabilità del materiale, che incrementa il peso degli specchi e aumenta il rischio di deformazioni indesiderate.
Tecnologia Rivoluzionaria del Progetto LiveMirror
Il team dell’INM, sotto la guida del Dr. Peter W. de Oliveira, insieme ai partner provenienti da Germania, Francia e Spagna, è impegnato nello sviluppo di specchi più leggeri e performanti grazie a un nuovo metodo produttivo più economico. Questo processo coinvolge l’uso di sottili lastre di vetro modellate mediante un riscaldamento preciso e successive rivestiture metalliche. La forma finale dello specchio è regolata attraverso una rete di elementi di controllo, creati con tecnologie di stampa 3D e posizionati sul retro dello specchio. Questi elementi permettono una “lucidatura elettronica” che elimina la necessità di levigatura manuale, regolando finemente la levigatezza della superficie.
Inoltre, l’INM e i suoi partner stanno sviluppando nuove formule per materiali da stampa 3D per elettrodi ed elementi di controllo, oltre a migliorare i rivestimenti ottici. Queste innovazioni potrebbero trovare applicazioni future anche nei settori della trasmissione e della comunicazione ottica.
Finanziamento e Sviluppi Futuri
Il progetto LiveMirror è supportato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Pathfinder del Consiglio Europeo per l’Innovazione (EIC), con un finanziamento totale di 3,35 milioni di euro distribuiti su quattro anni. Il coordinamento del progetto è affidato all’astrofisico Dr. Gil Moretto del CNRS di Lione.
Alla Fiera di Hannover, presso lo stand collettivo del Saarland nel padigione 2, l’INM esporrà anche altre tecnologie innovative dal suo portafoglio di ricerca, che spaziano dai pannelli di fibra ignifughi senza cemento ai rivestimenti superficiali autoriparanti e all’elettronica riciclabile, dimostrando il vasto campo di applicazione delle sue ricerche.